La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, scuole superiori nell'area industriale: interrogazione del consigliere regionale Giuseppe Meloni

Giuseppe Meloni e il Delta center in zona industriale che ospita alcune classi dello scientico Mossa.
Giuseppe Meloni e il Delta center in zona industriale che ospita alcune classi dello scientico Mossa.

Il rappresentante del Pd solleva una serie di dubbi sull'opportunità del trasloco e sull'entità dei finanziamenti nel documento presentato al presidente Solinas e all'assessore alla Pubblica istruzione Biancareddu

10 dicembre 2021
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OLBIA. Solleva dubbi sull’opportunità di traslocare in pianta stabile alcuni istituti superiori tra i capannoni della zona industriale. Ma soprattutto chiede chiarimenti sui finanziamenti milionari a rischio revoca, assegnati dalla Regione alla Provincia per realizzare nuovi interventi di edilizia scolastica, la cui scadenza è fissata per marzo 2022. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Meloni, firma una interrogazione in più punti indirizzata al governatore Christian Solinas e all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione. Chiede che si faccia chiarezza “sull’ammontare complessivo dei finanziamenti affidati all’amministrazione provinciale di Sassari-Zona omogenea Olbia Tempio per la realizzazione, ristrutturazione, ampliamento e messa in sicurezza delle scuole della Gallura, revocati a causa del mancato rispetto dei termini di assunzione dell'obbligazione giuridicamente vincolante”. Ma domanda anche se la Provincia “sia in grado di rispettare i termini di impegno delle somme finanziate e quindi assumere, attraverso l'affidamento dei lavori, l'obbligazione giuridicamente vincolante entro il 24 marzo 2022” oltre a chiedere quanto stia spendendo l’ente in canoni di affitto ai privati per i locali che ospitano diverse classi superiori in zona industriale.

Meloni ricostruisce la storia delle emergenze scolastiche in Gallura, e in particolare a Olbia, dove ai ben noti e diffusi problemi di carenza di aule si sommano le conseguenze dell’alluvione del 2013. Alcuni istituti, come l’Ipia, sorgono su aree ad alto rischio idraulico. Nel 2014 la Regione finanzia con il programma Iscola milioni di euro per l’edilizia scolastica in Gallura. Vengono definiti due piani triennali. Il primo, 2015-2017 e il secondo, 2018-2020 con finanziamenti per circa 28,6 milioni da assegnare al Comune e alla Provincia, in base alle competenze.

Per la scuola secondaria di secondo grado, di competenza provinciale, nel secondo piano triennale all'Asse 1 (scuole del nuovo millennio) viene previsto un fabbisogno di 11milioni 730mila euro per la realizzazione del polo scolastico di Olbia “al fine di delocalizzare alcuni istituti scolastici in aree a rischio idrogeologico Hi4, oltre che per fare fronte al sovraffollamento delle aule dovuto al benvenuto aumento delle iscrizioni”.  La realizzazione del Polo dei licei, secondo la proposta della Provincia, prevede la delocalizzazione di tre istituti scolastici: Ipia Amsicora, liceo scientifico Mossa, liceo classico Gramsci. La proposta, quantificata per un primo lotto funzionale limitato alla realizzazione dell'Ipia in 6 milioni di euro, inoltrata al Ministero dell'Istruzione, viene finanziata con il progetto Iscol@ per 4milioni 800 mila euro. L’area viene messa a disposizione dal Cipnes nella zona artigianale/industriale “dove peraltro insistono fabbricati acquisiti in locazione dall’amministrazione provinciale, che ospitano classi del liceo De Andrè. Ulteriori spazi privati per far fronte al sovraffollamento dei licei Mossa e Gramsci, sono stati presi in locazione dalla Provincia”. 

Meloni solleva dei dubbi “sull'opportunità di realizzare un istituto scolastico nel pieno di una zona industriale, peraltro difficile da raggiungere soprattutto per gli studenti pendolari, ma i dubbi più profondi riguardano la compatibilità urbanistica della realizzazione della scuola in quell'area”. Inoltre “la scadenza indicata dal decreto ministeriale per l'affidamento dei lavori, pena la revoca del finanziamento, si avvicina pericolosamente: marzo 2022”. Per questi motivi il consigliere regionale dem chiede alla Regione che si faccia chiarezza sull’argomento in tempi brevi.

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