La Nuova Sardegna

Olbia

Prostituzione condannata a tre anni

Prostituzione condannata a tre anni

Erzsebet Holecsko è stata assolta dalle accuse di tratta e riduzione in schiavitù  

15 gennaio 2022
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OLBIA. Era accusata insieme all’allora compagno di aver fatto arrivare in Italia alcune ragazze ungheresi che venivano segregate e costrette a prostituirsi in un casolare nelle campagne di Olbia e in un appartamento a Nuoro. Tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione le pesantissime accuse mosse dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti di Erzsebet Holecsko, 42 anni, ungherese, arrestata nel 2016 insieme all’ex compagno Salvatore Cualbu, originario di Fonni ma residente a Olbia. Ma le accuse nei confronti della donna si sono alleggerite a conclusione del processo con rito abbreviato celebrato nel tribunale di Cagliari (gli altri cinque imputati coinvolti nell’inchiesta hanno scelto il rito ordinario e il processo si sta svolgendo in Corte d’Assise a Nuoro). Il gup del tribunale di Cagliari Giorgio Altieri ha assolto Erzsebet Holecskoise “perché il fatto non sussiste” dalle accuse di tratta di persone e riduzione in schiavitù. L’ha invece condannata a tre anni di reclusione (e 5mila euro di multa) per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il pubblico ministero aveva chiesto per l’imputata – difesa dagli avvocati Maria Assunta Argiolas e Luigi Esposito – una condanna a 8 anni di reclusione. I difensori sono riusciti a scardinare le accuse più pesanti.

Stando alle indagini svolte dalla questura di Nuoro e coordinate dalla Dda, la coppia faceva arrivare le ragazze straniere in Italia utilizzando una rete di amicizie che la fidanzata di Cualbu aveva Oltralpe. Una volta arrivate nell’isola venivano poi costrette a prostituirsi in alcuni appartamenti presi in affitto a Nuoro, dove il via vai di clienti era continuo. Motivo per cui le ragazze erano state poi trasferite a Olbia, nella casa del custode di un canile, in una zona periferica della città. Lì nel luglio 2016 gli agenti della squadra mobile di Nuoro avevano bussato alla porta e sottoposto a fermo la coppia, su decreti emessi dalla Dda. (t.s.)

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