La Nuova Sardegna

Olbia

Sub ucciso dal motoscafo a Trinità d'Agultu: condannato il conducente

Tiziana Simula
Sub ucciso dal motoscafo a Trinità d'Agultu: condannato il conducente

La tragedia era avvenuta nel tratto di mare di Cala Rossa.  La vittima era morta dissanguata, l’elica gli aveva tranciato di netto la gamba

04 febbraio 2022
2 MINUTI DI LETTURA





TRINITÀ D’AGULTU. Andrea Sabbadini, sub lombardo di 50 anni, era stato travolto e ucciso nell’estate 2020 da un’imbarcazione, mentre era immerso nel tratto di mare tra Isola Rossa e Costa Paradiso. Era morto dissanguato per il taglio dell’arteria femorale causato dall’elica del motoscafo che gli aveva tranciato di netto la gamba, come aveva accertato l’autopsia. Sotto processo per omicidio colposo il conducente dell’imbarcazione, Stefano Meloni, 71 anni di Milano. Ieri l’uomo è stato condannato dal gup del tribunale di Tempio, Marco Contu, a otto mesi di reclusione (con rito abbreviato). La famiglia della vittima era rappresentata dall'avvocato Giuseppe Fornari, del foro di Milano.

La tragedia in mare era avvenuta a fine luglio. Sabbadini, di Cremeno, in provincia di Lecco, era entomologo al museo di storia naturale di Milano. Era in vacanza in Gallura insieme alla moglie e alla figlia. L’incidente era avvenuto intorno alle 18. L’uomo era stato travolto dal motoscafo durante un’immersione per una battuta di pesca al largo di Cala Tinnari. I carabinieri della compagnia di Valledoria che si erano occupati delle indagini, erano riusciti a identificarlo solo a notte inoltrata. Era stata la moglie a mettersi in contatto con le forze dell’ordine, disperata perché il marito non era ancora rientrato nonostante fosse buio. Qualche ora dopo la tragedia, gli uomini della Capitaneria avevano recuperato la boa di segnalazione del sub, trovata a circa 200 metri dalla riva, dopo essere stata tagliata dall’elica. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Sabbadini, aveva raggiunto l’insenatura di Cala Rossa a bordo di un kayak, nel primo pomeriggio. E da lì, si era immerso. Poi, l’impatto col motoscafo che l’aveva travolto. Inutile la disperata corsa verso la banchina di Isola Rossa da parte dello stesso conducente dell’imbarcazione che lo aveva caricato a bordo. Il sub era morto dissanguato poco dopo l’incidente. L’arto reciso era stato recuperato qualche giorno dopo in mare dalla Capitaneria di porto di Porto Torres e dai sommozzatori dei vigili del fuoco, dopo la segnalazione di un sub che l’aveva avvistato durante un’immersione. Andrea Sabbadini era un entomologo noto. Era preparatore nella sezione degli invertebrati al Museo di storia naturale di Milano. Esperto di cerambici (famiglia di insetti dell’ordine dei coleotteri), aveva pubblicato numerosi lavori con lo studioso Carlo Pesarini.

(notizia aggiornata il 6 gennaio 2023)
 

In Primo Piano
Il boom di primavera

Il ponte del Primo maggio chiama i turisti e la stagione in Sardegna parte bene

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative