La Nuova Sardegna

Olbia

«Negozi a tempo, grande occasione per tutti»

di Paolo Ardovino
«Negozi a tempo, grande occasione per tutti»

Sonia Ripamonti, dopo l’esperienza natalizia, rilancia l’idea: si possono rivitalizzare intere vie

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OLBIA. Negozi a tempo. L’idea per qualcuno è già una formula assodata, da altre parti va ancora scoperta del tutto. Olbia è in bilico, qualche timido tentativo in città si registra. «E adesso sarebbe ora di far capire tutte le potenzialità dei temporary shop», sostiene Sonia Ripamonti. È il modo con cui lei, organizzatrice di eventi e curatrice di spazi, da qualche anno si propone al centro storico.

Il fenomeno. «Si tratta di un fenomeno che può rivitalizzare intere vie. Prima di tutto però vanno sensibilizzati i proprietari di immobili e spazi – spiega –. Piuttosto che tenerli chiusi per anni, con la speranza di una vendita o un affitto a lungo termine, si inizi a valutare la locazione temporanea: permette intanto di ricevere qualche introito in più non previsto, e dà la possibilità a persone come me o chi ha piccoli brand di farsi avanti con nuove proposte». Milanese ma trapiantata a Olbia, Sonia Ripamonti da qualche anno porta avanti la sua rete digitale di artisti e artigiani, “The green life”, che poi si cala nel mondo reale con spazi espositivi a tempo. Ha fatto così anche lo scorso dicembre, per un mese in via Cavour ha alzato la serranda del “Green Christmas market” con cui ha messo in esposizione opere e realizzazioni fino all’epifania pensate come possibili idee regalo. L’esperimento ha destato interesse e riproporrà il suo store anche in primavera.

In Sardegna. «Anche a Olbia in alcune vie commerciali e al centro si vedono diversi spazi abbandonati. Basta fare un giro al corso per trovare vetrine sfitte, alcune di queste appartengono a negozi chiusi anche da anni». Crisi acuita nell’ultimo biennio per i motivi risaputi, è storia nota. Per sperare nel ripopolamento delle attività, spiega Sonia, c’è la via alternativa dei punti vendita a tempo. «Tra le strade dello shopping nelle maggiori città d’Italia è un sistema in voga – conclude Sonia Ripamonti – ma anche nell’isola le cose si stanno muovendo. Ci dà una grande mano Placecorner.com, un portale nato proprio da una start-up cagliaritana e che mette in contatto chi cerca e chi offre spazi per temporary store e negozi condivisi».

Strategie a tempo. Un investimento medio-piccolo come un’apertura commerciale dalla durata limitata – uno o due mesi, o poche settimane – può rappresentare un’opportunità in particolare per attività giovani. Ma è persino diventata strategia abituale di grandi nomi internazionali, che si affidano agli store temporanei per lanciare sul mercato una novità o come tentativo in prospettiva di un’apertura duratura. D'altronde aumentano i casi di negozi nati come provvisori e divenuti stabili e questo coinvolge i giganti e i piccoli venditori.

Di “temporary” esistono anche gli uffici o i locali: la scorsa estate aveva fatto rumore l'apertura di Chiara Ferragni, per poco più di un mese, di un suo bar in zona Brera a Milano. Una sorta di apertura-evento continua, dai primi giorni giugno alla seconda metà di luglio.

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