La Nuova Sardegna

Olbia

«Un nuovo progetto per la Gallura»

«Un nuovo progetto per la Gallura»

Mirko Idili confermato segretario generale della Cisl territoriale, appello per la Provincia del Nord Est Sardegna

27 febbraio 2022
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PORTO CERVO. Uscire dal limbo dell’autonomia incompiuta. Lavorare per costruire la Provincia del Nord Est Sardegna, capace di avere una visione d’insieme e compiere i passi decisivi per costruire il nuovo “progetto Gallura”. Mirko Idili è stato riconfermato segretario generale della Cisl Gallura. Durante la sua relazione, nel corso dell’undicesimo congresso territoriale, che si è svolto al Conference Center di Porto Cervo, ha ribadito la necessità di una nuova governance, chiedendo l’impegno della Regione e dei tre assessori galluresi (Giuseppe Fasolino, Andrea Biancareddu e Quirico Sanna) per rilanciare i temi più importanti per il territorio: riforma socio-sanitaria, infrastrutture, turismo di qualità, agroalimentare.

Progetto Gallura. «Ci vuole un nuovo progetto per la Gallura, coerente con le sfide del territorio – ha spiegato Idili –. Lo chiedo ai nostri tre assessori regionali, perché rischiamo che questa passi alla storia come la più grande occasione mancata». Si parte dal tema della sanità, con Idili che ha rilanciato una grande marcia per la salute, per difendere un sistema sanitario integrato, dove il rilancio degli ospedali pubblici non dimentichi il grande ruolo della sanità privata. «Vogliamo sottolineare il valore di eccellenza garantito dal Mater Olbia, lo abbiamo difeso da attacchi pretestuosi – ha ribadito il segretario generale della Cisl Gallura –. Ma anche gli ospedali pubblici della Gallura devono poter offrire servizi all’altezza, quindi occorre aumentare gli organici, del personale sanitario e amministrativo». Dopo l’impatto della pandemia, soprattutto nell’estate 2020, il momento più drammatico per l’occupazione nel territorio, si colgono segnali di ripresa. «Nel 2020 ci fu un calo delle assunzioni del 60 per cento rispetto all’anno precedente, questo può essere invece il primo anno di vera ripresa – ha spiegato Idili –. La Gallura ha un tasso di crescita delle imprese del 3,2 per cento, superiore rispetto a tutte le altre zone dell’Isola; cresce anche dal punto di vista demografico: dal 2001 al 2019 un +17% che si concentra nei comuni costieri. Nel Nord Est c’è poi la più alta concentrazione di popolazione straniera della Sardegna. Puntiamo sulla piena integrazione, costruendo un modello di comunità multietnica».

Infrastrutture e turismo. Turismo e agroalimentare di qualità sono tra le direttrici più importanti di sviluppo, senza dimenticare il problema delle infrastrutture, una delle chiavi del mancato sviluppo del territorio. «Trovo vergognoso lo stato del cantiere di Monte Pino sulla strada Olbia-Tempio – attacca Mirko Idili –. La Regione ha milioni di risorse e non ne trova per questa strada, che con la Olbia-Arzachena-Palau-Santa Teresa è un’infrastruttura che può sottrarre intere comunità dall’isolamento. Questa deve essere una delle azioni prioritarie nella nostra agenda, insieme a un turismo di qualità che passa per un’adeguata offerta formativa, con la creazione di figure professionali all’altezza, ora assenti nel nostro mercato del lavoro».

La chiusura del congresso territoriale della Cisl gallurese è stata affidata a Gavino Carta, segretario regionale della Cisl Sardegna. «Occorre guardare al futuro, a nuove professioni e investire sulla formazione – ha confermato il segretario –. Guardiamo allo sviluppo del territorio, l’energia con le infrastrutture e i trasporti è uno dei driver dell’economia. Il territorio deve tornare protagonista, la Regione non ne sta venendo a capo: con una riforma confusa degli enti locali, che senza risorse resta solo un bluff». (r.o.)

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