La Nuova Sardegna

Olbia

Un corso per assaggiatori di vino

di Pietro Zannoni
Un corso per assaggiatori di vino

Per Calangianus è la prima volta. Organizza l’Onav col patrocinio del Comune

04 marzo 2022
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CALANGIANUS. Per la prima volta a Calangianus, con il patrocinio del Comune, l’Onav - Organizzazione nazionale assaggiatori di Vino, sezione Olbia- Tempio -, organizza il 1° Corso per Assaggiatori di vino di primo livello. È un invito a chi, a vario titolo, è interessato alla realtà del vino per diventare assaggiatore, figura sempre più importante per capire la reale qualità dei vini e individuarne e descriverne le differenze.

Si tratta di un corso di sedici lezioni teoriche e pratiche con degustazione di oltre 50 vini. Si inizierà ad aprile ed il corso interesserà 25 partecipanti (sono aperte le iscrizioni). Può essere una iniziativa fra le tante ma in Alta Gallura questo appare come un segnale chiaro: la realtà calangianese guarda ormai al vino come un nuovo settore da valorizzare. Perché se è vero che sughero ha sempre voluto dire un buon tappo per le più prestigiose cantine, da qualche decennio la viticoltura trova nuove entità e vini eccellenti proprio in Gallura. «Finalmente si fa sul serio - dice Immacolata Serra, la delegata della sezione gallurese Onav -. Dopo la pausa per la pandemia c’è davvero voglia di ripartire. E infatti siamo siamo stati sollecitati a far questa proposta da chi nella nostra delegazione è legato a Calangianus, realtà in cui cresce la realtà vitivinicola, con impianti di nuovi vigneti e produzioni di pregio. Per noi è un invito ai giovani a scoprire le proprie doti naturali ed imparare a degustare. Nessuna eccentricità. Occorrono capacità nell’individuare le caratteristiche tecniche e qualitative del vino per poter poi fornire un giudizio tecnico e individuare eventuali difetti di una particolare tipologia di vino. Si acquisirà una competenza per la padronanza dei descrittori e dei percettori olfattivi tecnici, nonché delle caratteristiche geologiche dei terreni. In questo modo i partecipanti idonei potranno supportare concorsi enologici, rispondere alle sollecitazioni della Camera di commercio per classificare vini Doc e Docg individuandone il forte legame con il territorio di origine»-

«Favoriamo l’iniziativa - aggiunge il sindaco Fabio Albieri - perché siamo protagonisti, con una giovane imprenditoria, in questo settore che cresce ogni anno. L’Ipia ha un corso di tecnico in enologia e viticoltura, il Comune aderisce alla associazione “Città del vino”. E poi: prima della pandemia ci sono state ben cinque edizioni di “San Leonardo Vermentino Wine festival”».

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