Olbia, aperta la strada del nuovo quartiere
di Dario Budroni
Via Mosca cambia volto e si collega a viale Aldo Moro. Nell’area attorno vedono la luce negozi e strutture residenziali
26 marzo 2022
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OLBIA. La città adesso avanza verso nord. Tra impalcature, cemento armato e ruspe in movimento, prende forma un nuovo quartiere con polo commerciale annesso. Il sindaco Settimo Nizzi ha tagliato il nastro tricolore e ha ufficialmente inaugurato la nuova via Mosca, che diventerà l’arteria principale della maxi lottizzazione che sta vedendo la luce tra Sa Minda Noa e zona Basa. La nuova strada, che mette in collegamento viale Aldo Moro con via Veronese, è stata realizzata, nell’ambito degli oneri di urbanizzazione, dalla società che ha deciso di investire nell’area. Qui i privati stanno infatti dando vita a un centro commerciale all’aperto – che si chiamerà Viale Aldo Moro alta – e anche a diverse strutture residenziali, come villette e palazzine. Tra i grandi marchi che hanno deciso di puntare sul nuovo polo alle porte di Olbia ci sono il McDonald’s e l’Eurospin, i cui edifici sono in fase di costruzione. Il Comune, nella stessa area, realizzerà poi una cittadella sportiva che avrà come punta di diamante un palazzetto di ultima generazione.
La nuova strada. Un tempo via Mosca era una strada bianca, polverosa e piena di buche. Oggi si presenta così: asfalto, marciapiedi, illuminazione pubblica e nuovi alberelli. È stata la società Ma.Fre, costituita dagli imprenditori Martini e Fresi, a realizzarla attraverso anche una serie di tecniche ecosostenibili. La stessa via Mosca è stata unita alla nuova rotatoria, realizzata sempre dalla Ma.Fre, che era stata inaugurata la scorsa estate in viale Aldo Moro, all’ingresso della città. In tutto, per cambiare il volto di via Mosca e costruire la nuova via Nicosia (per il collegamento con viale Aldo Moro), la Ma.Fre ha speso circa tre milioni di euro. Un pacchetto che comprende anche numerosi nuovi parcheggi. Tutte opere che il Comune ha preso in carico ieri con il taglio del nastro. «Con questa strada colleghiamo viale Aldo Moro con via Veronese – spiega il sindaco Settimo Nizzi –. E prossimamente noi realizzeremo una corsia sormontabile per una nuova pista ciclabile». All’inaugurazione della strada è intervenuto anche l’imprenditore Piero Fresi della Ma.Fre. «Un grazie va a tutti coloro che hanno lavorato e contribuito a questo importante progetto – commenta Fresi –. Questa è una storia lunga sedici anni, noi imprenditori abbiamo avuto sempre un bel confronto con l’amministrazione».
Il polo commerciale. Tecnici e operai sono al lavoro da tempo. Al momento è stata tirata su la grande struttura che ospiterà un nuovo Eurospin. Proprio accanto, invece, sono state gettate le basi del terzo McDonald’s della città, per il quale verranno assunte cinquanta persone. Pian piano sorgeranno tanti altri edifici che ospiteranno ulteriori importanti marchi, con tutta probabilità dei settori dell’abbigliamento, delle calzature, dell’arredamento e dello sport. Di fronte all’Eurospin, in una area al momento verde, vedranno invece la luce delle strutture che potrebbero accogliere uffici, studi privati e piccole attività di ristorazione, con tanto di piazza e spazi dedicati ai cittadini. Nelle vicinanze, inoltre, i privati realizzeranno anche un grande parco verde di nove ettari. E sempre nella stessa area, in fondo a Sa Minda Noa, dove la Ma.Fre ha acquistato i terreni un tempo appartenuti ad alcune famiglie olbiesi, si punterà su eleganti villette e piccole palazzine. Infine, a firma del Comune, una cittadella sportiva con l’obiettivo di dare una casa alle sempre più numerose società cittadine che da anni devono fare i conti con la carenza di spazi.
La nuova strada. Un tempo via Mosca era una strada bianca, polverosa e piena di buche. Oggi si presenta così: asfalto, marciapiedi, illuminazione pubblica e nuovi alberelli. È stata la società Ma.Fre, costituita dagli imprenditori Martini e Fresi, a realizzarla attraverso anche una serie di tecniche ecosostenibili. La stessa via Mosca è stata unita alla nuova rotatoria, realizzata sempre dalla Ma.Fre, che era stata inaugurata la scorsa estate in viale Aldo Moro, all’ingresso della città. In tutto, per cambiare il volto di via Mosca e costruire la nuova via Nicosia (per il collegamento con viale Aldo Moro), la Ma.Fre ha speso circa tre milioni di euro. Un pacchetto che comprende anche numerosi nuovi parcheggi. Tutte opere che il Comune ha preso in carico ieri con il taglio del nastro. «Con questa strada colleghiamo viale Aldo Moro con via Veronese – spiega il sindaco Settimo Nizzi –. E prossimamente noi realizzeremo una corsia sormontabile per una nuova pista ciclabile». All’inaugurazione della strada è intervenuto anche l’imprenditore Piero Fresi della Ma.Fre. «Un grazie va a tutti coloro che hanno lavorato e contribuito a questo importante progetto – commenta Fresi –. Questa è una storia lunga sedici anni, noi imprenditori abbiamo avuto sempre un bel confronto con l’amministrazione».
Il polo commerciale. Tecnici e operai sono al lavoro da tempo. Al momento è stata tirata su la grande struttura che ospiterà un nuovo Eurospin. Proprio accanto, invece, sono state gettate le basi del terzo McDonald’s della città, per il quale verranno assunte cinquanta persone. Pian piano sorgeranno tanti altri edifici che ospiteranno ulteriori importanti marchi, con tutta probabilità dei settori dell’abbigliamento, delle calzature, dell’arredamento e dello sport. Di fronte all’Eurospin, in una area al momento verde, vedranno invece la luce delle strutture che potrebbero accogliere uffici, studi privati e piccole attività di ristorazione, con tanto di piazza e spazi dedicati ai cittadini. Nelle vicinanze, inoltre, i privati realizzeranno anche un grande parco verde di nove ettari. E sempre nella stessa area, in fondo a Sa Minda Noa, dove la Ma.Fre ha acquistato i terreni un tempo appartenuti ad alcune famiglie olbiesi, si punterà su eleganti villette e piccole palazzine. Infine, a firma del Comune, una cittadella sportiva con l’obiettivo di dare una casa alle sempre più numerose società cittadine che da anni devono fare i conti con la carenza di spazi.