La Nuova Sardegna

Olbia

Puc di Olbia, si tratta sugli hotel bocciati dalla Regione

Serena Lullia
Nel Puc è previsto un hotel di lusso a Capo Ceraso
Nel Puc è previsto un hotel di lusso a Capo Ceraso

Il Comune prova a mediare con i tecnici cagliaritani per ottenere il via libera agli alberghi a Capo Ceraso, Pittulongu e Porto Rotondo

19 aprile 2022
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OLBIA. Sul Puc prove di mediazione tra Comune e Regione. In particolare sugli hotel nelle zone F turistiche, il nodo principale da sciogliere. L’amministrazione Nizzi non intende cedere su uno dei pilastri della pianificazione del territorio. Le contestazioni regionali riguardano in particolare gli alberghi di Capo Ceraso, Pittulongu-Sa Testa e Porto Rotondo. I tecnici cagliaritani, con diverse osservazioni, hanno detto chiaramente all’ente locale che alcuni hotel non possono stare nel punto in cui sono stati posizionati per diversi motivi. Sono costruzioni ex novo, cioè staccate dagli insediamenti turistici esistenti. Si trovano in aree ricoperte da bosco, quindi protette.

Nizzi ottimista. Il sindaco Settimo Nizzi distribuisce ottimismo. È certo che porterà a casa il risultato. «C’è una interlocuzione continua tra i nostri tecnici e quelli regionali – dice il primo cittadino –. Sono già state fatte tre riunioni per chiarire le nostre posizioni e su questa strada andiamo avanti».

La trattativa. Sul tavolo del settore Urbanistica ci sono 167 pagine di prescrizioni arrivate a luglio dello scorso anno. Sono le correzioni che la Regione ha detto al Comune di fare. Alcune riguardano semplici errori materiali o integrazioni di cartografie. Sulle zone agricole e le B è quasi ultimata una mappatura più adeguata come richiesto. Alcune prescrizioni vanno però a colpire il cuore del Puc, il futuro delle zone F, ed è quello il campo su cui si svolge la trattativa più delicata. Il progettista ambientale del team del Puc ha un compito fondamentale per convincere Cagliari ad ammorbidire alcune prescrizioni. Per questo ha realizzato una mappa di dettaglio della vegetazione che ricopre alcuni ambiti in cui il Comune ha sistemato i mattoni alberghieri.

Alberi sacrificabili. L’obiettivo è mostrare alla Regione che in quei terreni ci sono alberi “sacrificabili”, cioè non d pregio, che possono lasciare il posto al cemento. In quelle aree, normativa alla mano, la Regione ha ricordato che a oggi vige un divieto di inedificabilità. I tecnici stanno quindi creando dei modelli campione per zone diverse, applicabili a situazioni gemelle. Se, come aveva detto in campagna elettorale il sindaco Nizzi, i privati sono disposti a spostare di qualche metro gli hotel, il vero compromesso per mandare il Puc in porto è tra politica e parte tecnica. «Stiamo lavorando assieme alla struttura, in copianificazione con gli uffici della Regione – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Bastianino Monni –. L’ obiettivo è dare forza, ma soprattutto gambe a tutta una serie di osservazioni che meritano di essere chiarite e vissute. Solo chi vive e vede lo sviluppo di Olbia in una maniera green, turistica e sicura può comprenderle e spiegarle».

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