Alluvione a Olbia, nel processo d'appello chiesta la condanna di Giovannelli
La procura ha sollecitato un anno di reclusione oltre che per l'ex sindaco anche per il responsabile della protezione civile Giovanni Budroni
OLBIA. Un anno di reclusione per l'ex sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli e per l'ex responsabile della Protezione civile comunale, Giuseppe Budroni, assoluzione per i dirigenti del Comune gallurese Gabriella Palermo e Antonello Zanda. Sono le richieste presentate oggi 29 aprile in Corte d'appello a Sassari dalla procuratrice generale Maria Gabriella Pintus, nel processo per la morte delle sei persone che, il 18 novembre 2013, furono travolte dall'inondazione che devastò Olbia.
Per quei fatti gli imputati, tutti assolti in primo grado, sono accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Per la pg, Giovannelli e Budroni avrebbero sottovalutato il fenomeno atmosferico, che, come evidenziato dalla relazione dei periti depositata e discussa nella precedente udienza, non aveva carattere eccezionale e non prevedibile. L'assoluzione di Palermo e Zanda, invece, è stata richiesta perché secondo la Procura la mancata manutenzione dei canali non sarebbe stata determinante come causa delle morti.
Per le parti civili, in rappresentanza dei familiari delle vittime, sono intervenuti gli avvocati Elias Vacca, Danilo Mattana e Pina Zappetto, che hanno chiesto il riconoscimento della responsabilità penale dei quattro imputati, con il pagamento di una provvisionale, e della responsabilità civile per il Comune e la Provincia. Nella prossima udienza, martedì 3 maggio, la parola passerà agli altri avvocati di parte civile e alle difese. (ANSA).