La Nuova Sardegna

Olbia

Tragedia sfiorata

Olbia, bimba ingoia un tappo: salvata dalla polizia locale

Stefania Puorro
Olbia, bimba ingoia un tappo: salvata dalla polizia locale

La piccola, di 18 mesi, non respirava più. Sono intervenuti gli agenti. Grazie alla manovra di disostruzione, completata dal 118, è arrivata aria nei polmoni

06 ottobre 2022
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Olbia Una bimba senegalese di un anno e mezzo ha rischiato di morire soffocata e solo grazie all’intervento della polizia locale è stata salvata. È stata veramente una questione di secondi, perché la piccola era già cianotica e nei suoi polmoni non arrivava più aria. Ora sta bene ed è stata dimessa dall’ospedale.

Si sono vissuti interminabili momenti di terrore e disperazione, ieri in via Roma, attorno alle 11,30. La bambina, che si trovava in casa con la madre e il padre, è riuscita ad afferrare con le manine il tappo di plastica di una bottiglia e lo ha ingoiato. I genitori si sono resi subito che non riusciva più a respirare e non sapevano che cosa fare. Sono allora corsi fuori, con la figlioletta tra le braccia, chiedendo aiuto.

Per fortuna, proprio in quel momento, passava una pattuglia della polizia locale guidata da Giovanni Mannoni. Gli agenti, un uomo e una donna, sono scesi di corsa dalla macchina e hanno subito raggiunto la coppia. E a quel punto uno di loro ha cominciato a praticare la manovra di disostruzione pediatrica.

Bisognava fare in fretta. Dopo qualche tentativo, la piccola ha cominciato a respirare di nuovo anche se non riusciva a espellere il tappo. Operazione, questa, completata dagli operatori del 118, che erano stati allertati nel frattempo e che sono arrivati in ambulanza in tempi rapidissimi. Nel giro di qualche minuto la bimba si è ripresa, respirando regolarmente. Ma è stata accompagnata comunque all’ospedale.

I pediatri del Giovanni Paolo II, scesi al pronto soccorso, l’hanno visitata e sottoposta a tutti gli accertamenti del caso. Non c’erano state conseguenze di alcun tipo e la piccolina è stata dimessa. I genitori, dopo il terrore e la disperazione vissuti, hanno esternato la loro gioia in un lungo pianto liberatorio ringraziando all’infinito prima il personale della polizia municipale e poi i medici del 118. Si sono resi conto, infatti, che se non fossero passati gli agenti davanti alla loro casa in quel momento preciso, forse la loro piccolina non ce l’avrebbe fatta. E invece, grazie a loro, è tornata a casa con il sorriso. (s.p.)

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