La Nuova Sardegna

Olbia

Cordas et Cannas

«Il mio Francesco era tanto amato, ha lasciato un vuoto incolmabile»

di Paolo Ardovino
Francesco Pilu e la moglie Tiziana Fancello
Francesco Pilu e la moglie Tiziana Fancello

Il ricordo di Tiziana Fancello moglie dello storico frontman del gruppo olbiese. «Vi ringrazio per l’affetto con cui l’avete accompagnato nel suo ultimo viaggio»

27 gennaio 2023
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Olbia Una scia di cordoglio, emozioni e ricordi che continua ancora oggi a un mese di distanza e che rimarrà indelebile nel tempo. Era il 28 dicembre scorso quando la notizia della scomparsa di Francesco Pilu, venuto a mancare dopo una brutta malattia, fece il giro dell’isola fino a raggiungere echi oltremare. Lo storico frontman dei Cordas et Cannas si è spento lasciando un profondo dolore tra tutti gli artisti isolani del mondo della musica, ma anche i tanti ascoltatori che per quattro decenni hanno seguito le gesta di Frantziscu e del gruppo. Domani alle ore 19 nella chiesa di Sant’Ignazio, a Olbia, verrà celebrata la messa a un mese dal triste evento. Per l’occasione, la moglie del cantante e polistrumentista, Tiziana Fancello, ha scritto alla redazione della Nuova Sardegna per lasciare un ultimo ricordo e un grande, pubblico ringraziamento. «In occasione del trigesimo dalla sua scomparsa sento di dover ringraziare le tantissime persone, davvero innumerevoli, a partire dal mondo della stampa, i musicisti, i poeti, gli artisti vari della nostra terra e tantissimi altri, compresi gli ascoltatori, che hanno dimostrato pubblicamente e no, quanto mio marito fosse amato – scrive così Tiziana Fancello nella lettera rivolta a tutti coloro che hanno fatto sentire la propria vicinanza –. Non solo per le sue doti artistiche, ma in particolare per le sue qualità umane che hanno reso la sua assenza ancora più dolorosa, lasciando un vuoto difficile da colmare. Il desiderio mio e dei miei tre figli, e sono certa sarebbe lo stesso di Francesco, è di poter far arrivare a tutti i nostri ringraziamenti e la nostra riconoscenza. Grazie per l’attenzione, la stima e l’affetto con cui Francesco è stato accompagnato nel suo ultimo viaggio».

Francesco Pilu, mito nella musica sarda e icona già in vita, era diventato celebre con la lunga attività nei Cordas et Cannas, gruppo olbiese fondato nel 1978 con una grande ambizione: rielaborare e rivalutare la musica popolare sarda, dare nuova linfa ai versi di poetas e cantadores. Un patrimonio enorme traghettato nell’olimpo della world music. Lui lo fece con la sua caratteristica voce, con l’armonica, le launeddas, il flauto e tutti gli strumenti etnici che suonava. I Cordas et Cannas contano concerti in Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti, Argentina, richiesti dai circoli di sardi emigrati. Il fine passaggio dal folk alla world music fu una chiave che aprì anche le porte ai festival del circuito “Womad”, con la direzione artistica di Peter Gabriel. Poi la creazione di una creatura analoga, il “Musicultura world festival”, oltre trenta edizioni in cui Pilu e gli altri hanno organizzato in giro per l’isola concerti di artisti di world music provenienti da tutto il Mediterraneo e da oltreoceano.

La grandezza artistica e umana di Francesco Pilu è stata ricordata con una toccante lettera dei Cordas et Cannas qualche giorno dopo la sua scomparsa. Lettera che concludeva così. «Frantziscu... ti saremo grati per sempre, così come ti sarà riconoscente per sempre la Sardegna, della quale sei stato uno dei figli più belli di cui hai cantato le meraviglie. Noi, da parte nostra, non potremo mai dimenticarti».
 

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