La Nuova Sardegna

Olbia

Tempio

Botte e sevizie al clochard di Arzachena, il pm: processo per tortura

di Tiziana Simula
Botte e sevizie al clochard di Arzachena, il pm: processo per tortura

Il 2 febbraio dal gup uno dei presunti aggressori

28 gennaio 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Arzachena Si chiamava Abdellah Bequeawma per tutti, ad Arzachena, era Filippo. Il clochard marocchino, 54 anni, era stato trovato morto qualche giorno prima di Natale 2020 nel parcheggio sotterraneo dell’Eurospin, diventato da tempo la sua casa. Avvolto nel suo giaccone color cammello trascorreva le sue giornate per strada con in mano l’immancabile Tavernello. Una ventina di giorni prima della sua morte, Filippo era stato picchiato da un gruppo di ragazzini: nelle mani degli inquirenti due video girati dagli stessi ragazzi con i cellulari, con immagini choc che immortalavano spintoni, umiliazioni e gesti di crudeltà subiti dal clochard, preso a calci alla schiena e allo stomaco, colpi che lo facevano cadere pesantemente a terra, e altri episodi brutali, come quando gli avevano spento una sigaretta sul palmo della mano o spinto il carrello della spesa con forza contro le gambe facendolo cadere più volte. In tre – due minorenni e un maggiorenne – sono stati ritenuti responsabili dalla Procura dei minori di Sassari e da quella di Tempio, dei pestaggi e delle sevizie inflitte a Abdellah Bequeaw. L’accusa nei loro confronti è tortura.

Per il maggiorenne, che ora ha 21 anni, la vicenda arriva in tribunale. La Procura di Tempio ha chiesto per lui il rinvio a giudizio. Il 2 febbraio il gup dovrà decidere se mandarlo a processo o no. Il fratello della vittima si costituirà parte civile con l’avvocato Angelo Merlini.

Il 21enne è accusato di aver partecipato materialmente alle aggressioni scagliando violentemente carrelli della spesa contro Abdellah Bequeaw che cadeva più volte e in seguito a una caduta si rialzava zoppicante.

Il clochard viveva da trent’anni ad Arzachena dove era ben integrato. Aveva scelto lui di vivere per strada, nonostante gli aiuti di Comune e Caritas.
 

Primo piano
Il toto-nomi

Capodanno a tutti i costi: Comuni dell’isola a caccia di artisti e senza badare a spese

di Serena Lullia
Le nostre iniziative