La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale di Tempio

Caso Grillo junior, drammatica testimonianza della madre della ragazza che ha denunciato lo stupro di gruppo

Caso Grillo junior, drammatica testimonianza della madre della ragazza che ha denunciato lo stupro di gruppo

“Mia figlia solo un corpo che cammina”

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Tempio Pausania Fa fatica a parlare, a tratti non riesce a trattenere le lacrime, ma le sue parole sono ferme, decise, come lame taglienti. Mai una incertezza. Ma tanta sofferenza, nelle parole della madre di 'Silvia' (nome di fantasia), la ragazza italo-norvegese, che nel luglio del 2019 ha denunciato per stupro di gruppo Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo e tre suoi amici. Sono tutti accusati di violenza sessuale di gruppo. Il presunto stupro sarebbe avvenuto nell'estate di quattro anni fa nel residence della famiglia di Beppe Grillo, in Costa Smeralda, dopo una serata al Billionaire a Porto Cervo.

La donna è stata sentita per oltre quattro ore nel processo che si celebra davanti al piccolo Tribunale di Tempio Pausania (Sassari). "Dopo i fatti drammatici di quella sera mia figlia era una persona diversa, era solo un corpo che camminava", racconta, piangendo, la mamma della ragazza nell'udienza che si tiene, come sempre, a porte chiuse. La donna ha risposto prima alle domande del Procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, ripercorrendo i momenti drammatici dopo il presunto stupro di gruppo del luglio di 4 anni fa e poi ai legali della difesa. "Da quella sera è iniziato un periodo di tragedia - racconta ancora la madre -commossa -  Mia figlia mi ha detto: 'Mamma sono stufa di sentire il mio respiro'". Poi altre rivelazioni: "Mia figlia non riesce più a stare con la luce spenta in camera, quando dorme deve avere la luce accesa", dice ancora la madre della ragazza, che oggi vive all'estero. E poi rivela dei disturbi alimentari della giovane, che si sarebbero acuiti dopo il presunto stupro. 

Nella sua deposizione davanti ai carabinieri, l'amico del cuore della giovane, Alex, un ragazzone alto, descriveva Silvia come una ragazza "sconvolta" alla sue domanda su come fosse andata con i ragazzi conosciuti al Billionaire. "C'era qualcosa che non voleva raccontare...Le ho chiesto se potevo fare qualcosa. Vuoi che vada a menarli? Le ho detto. Ma lei mi ha detto che non era necessario e ha cercato di sminuire l'episodio, era evidente che si vergognava...".

All'indomani, il ragazzo incontra per caso proprio Ciro Grillo e gli chiede: 'Ma poi l'altra sera com'è andata con la mia amica?' E lui avrebbe risposto: "L'abbiamo trattata come dei veri gentleman". Mentre all'amica Adelaide, una ragazza con i capelli castani molto lunghi, la giovane disse di aver "avuto come un blackout".

L'amica avrebbe dovuto riferire anche dei lividi che avrebbe notato sul corpo della presunta vittima su alcune fotografie. "Ricordo alcune foto in reggiseno davanti a uno specchio in cui si vedevano chiaramente alcuni lividi... ricordo che mi scrisse di avvertire ancora dolori... Ma non ho né il messaggio né le foto perché Snapchat li cancella subito dopo averli visti".

L'udienza nel pomeriggio è stata sospesa per circa mezz'ora a causa del malore di un giudice del Tribunale che si è accasciato durante un'udienza sull'ospedale Mater di Olbia. Mentre i sanitari tentavano di rianimarlo, il Procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso e il Presidente del Tribunale Marco Contu, che nel frattempo aveva sospeso l'udienza Grillo, si sono avvicinati al collega per vedere le sue condiziono. Il giudice è stato portato in ospedale e l'udienza Grillo è ripresa. Ed è terminata solo poco prima delle 19.

Il processo è stato rinviato al prossimo 8 marzo, quando saranno sentiti l'amica del cuore della ragazza, Adelaide, e l'amico che la sera era al Billionaire con lei, Alexander. I due erano presenti ma sono stati rimandati a causa delle deposizioni lunghe dei genitori della giovane. (adn kronos)

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