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Olbia

Sanità in rete

Il “ponte” dal Mater Olbia a Roma salva la vita a un sedicenne

di Stefania Puorro

	L'ospedale Mater Olbia 
L'ospedale Mater Olbia 

Il ragazzo, che a dicembre era finito contro gli scogli nelle acque maddalenine, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla trachea

14 marzo 2023
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Olbia La rete tra ospedali ha salvato la vita al sedicenne maddalenino che, a bordo di un gommone, finì contro gli scogli nelle acque delle Tre Caravelle. Era il 6 dicembre del 2022. Le sue condizioni, a distanza di tre mesi, erano migliorate ma qualche giorno fa c’è stata una complicazione. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico a Roma si è già ripreso completamente e ora tornerà al Mater Olbia per proseguire la riabilitazione. Sono stati mesi durissimi, per il giovane. Ma la paura è finalmente passata.

Subito dopo il terribile incidente avuto con il cugino di 24 anni, venne ricoverato nel reparto di rianimazione del Santissima Annunziata in gravissime condizioni. Poi ha finalmente cominciato il periodo di riabilitazione al Mater Olbia. Ma all’improvviso, lo scorso 8 marzo, si è presentata una grave complicanza alla trachea. Una problematica di cui si possono occupare solo esperti chirurghi toracici. Così, il Mater Olbia, dopo un consulto con gli specialisti di Sassari e di Cagliari, ha deciso di trasferire a Roma il giovane paziente.

L’intervento Con un elicottero del 118 il ragazzo è stato trasportato al Sant’Andrea e qui è stato subito ricoverato nell’Unità di Terapia Intensiva. Stabilizzato ed estubato, è stato trasferito nel reparto di Chirurgia Toracica. Qui è stato prima sottoposto a un accurato studio clinico con l’utilizzo di attrezzature diagnostiche di alta precisione e poi operato alla trachea dalle chirurghe Camilla Vanni e Fabiana Messa.

La riabilitazione Il giovane è completamente guarito e già domani tornerà al Mater Olbia. «Trattandosi di un trasporto secondario non coperto dal sistema sanitario nazionale - ha spiegato Marcello Giannico, direttore generale del Mater Olbia - abbiamo pagato noi il viaggio di ritorno. Il ragazzo arriverà con il primo volo da Roma e, con una nostra ambulanza, verrà accompagnato al Mater per riprendere il percorso riabilitativo. Ma ci tengo a sottolineare l’importanza della costante e proficua collaborazione con i più qualificati centri di ricerca e i migliori ospedali italiani: questo ci ha infatti consentito di far fronte con celerità a una situazione particolarmente critica. Lo scambio di know how e le relazioni costruite nel tempo dai nostri singoli professionisti e dal Mater Olbia Hospital ci hanno permesso allo stesso modo di risolvere casi altrettanto gravi ospitando pazienti provenienti da altre regioni. Questi esempi di collaborazione nella sanità sono da coltivare con estrema determinazione». «L’intervento è stato particolarmente complesso, ma il ragazzo adesso sta bene», ha aggiunto Erino Angelo Rendina, Direttore della Chirurgia Toracica del policlinico Sant'Andrea-Sapienza.

L’incidente Il drammatico incidente era avvenuto alla prime luci dell’alba del 6 dicembre scorso. Due giovani cugini maddalenini che stavano andando a pescare con un piccolo gommone erano finiti sugli scogli davanti alle Tre caravelle, a breve distanza da Punta Tegge. L’allarme scattò alle 7 del mattino quando una parente dei ragazzi avvertì la sala operativa della guardia costiera. La motovedetta Sar si precipitò sul posto, sul lato sud-ovest dell’isola di fronte alla costa di Punta Sardegna, e individuò il gommone fermo sugli scogli, in una zona conosciuta per la sua pericolosità a causa della presenza di affioramenti di rocce e secche vicine alla costa. Proprio per questo intervenne un mezzo più piccolo per poter raggiungere il punto dell’incidente. Le condizioni del più giovane, in stato di incoscienza, erano apparse subito disperate. E così, dopo il trasporto in ambulanza al Paolo Merlo, venne trasferito a Sassari con l’elisoccorso. Rimase lì sino a gennaio, poi venne trasferito al Mater Olbia per la riabilitazione. L’8 marzo l’improvvisa e grave complicazione, risolta grazie alla sinergia con il Sant’Andrea di Roma. Sull’incidente è ancora in corso l’inchiesta della Procura che vede come indagato il 24enne.

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