La Nuova Sardegna

Olbia

Industria vacanze

Turismo, in Gallura il primato della nascita di nuove imprese

di Giandomenico Mele
Turismo, in Gallura il primato della nascita di nuove imprese

Il report economico del centro studi “Guglielmo Tagliacarne”

23 marzo 2023
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Olbia La locomotiva Gallura primeggia a livello nazionale per il tasso di creazione di nuove imprese. Un dato legato all’eccellenza assoluta del territorio del nord est della Sardegna in quello che è il vero traino economico di tutto il sistema produttivo, che dal semplice turismo, inteso come proposta ricettiva, negli anni si è trasformato e ha coinvolto i vari servizi ad esso collegati fino a diventare una vera e propria industria delle vacanze. Il bilancio 2022 della demografia di impresa, che si ricava dai dati dei singoli Sistemi locali del lavoro (Sll), sulla base dei dati ricavati da una ricerca del centro studi “Guglielmo Tagliacarne”, riportati dal quotidiano Il Sole 24Ore, presenta a livello nazionale un saldo fra iscrizioni e cancellazioni di segno positivo pari a + 0,79%.

Sardegna virtuosa

Dati alla mano, la Sardegna si rivela una delle regioni più virtuose, con un saldo positivo del 1,38%. È significativo rilevare che sono del sud ben otto delle dieci Sll, che presentano tassi di incremento più elevati della base imprenditoriale all'interno della graduatoria complessiva nazionale. Tra queste emergono soprattutto le zone turistiche marine di Olbia, Arzachena, San Teodoro e Castelsardo, che nella classifica nazionale vengono accompagnate da altre località di grande fama turistica come Amalfi, Ostuni e Positano. Si tratta di risultati dovuti non solo ad un tasso di natalità imprenditoriale sopra la media italiana, ma anche, anzi soprattutto, ad un più basso tasso di mortalità. Le aziende nascono, quindi, ma soprattutto crescono e resistono sul mercato.

L’analisi

«Sono dati confermati anche dai report della Camera di commercio di Sassari e mettono in evidenza il positivo andamento delle imprese sarde nel 2022 – sottolinea Mirko Idili, segretario generale Cisl Gallura –. Ciò che rileva per noi è il dato relativo al tasso di crescita delle imprese del nord Sardegna, di poco inferiore al 2%, sicuramente una buona notizia dopo il duro colpo inferto all’economia del territorio nel periodo della pandemia. La Gallura, quindi, è sempre protagonista non solo grazie al settore edilizio e delle costruzioni, ma anche grazie al turismo e ai servizi alle imprese». I tassi di crescita della base imprenditoriale sono essenzialmente attribuibili alle performance che provengono dalle società di capitali, che a livello nazionale sono aumentate del +3,31%. Un fenomeno che si riscontra in maniera ancora più accentuata al Sud, dove questa forma giuridica presenta un incremento del 3,76%. «Il cosiddetto effetto capoluogo, come lo definisce lo studio, in Sardegna si declina come “effetto ciambella”, quando da aprile a ottobre arrivano da altre zone dell’isola imprenditori pronti a investire sul turismo, così si spiega l’aumento delle attività in località costiere – sottolinea Edoardo Oggianu, presidente Confcommercio Olbia-Tempio e vicario del nord Sardegna –. La Gallura si conferma ombelico del mondo turistico in Sardegna, insieme a tutti i servizi connessi al turismo: pensiamo alla nautica, l’accoglienza, ma anche artigianato ed enogastronomia. Poi trovo un’ottima notizia che il dato più positivo riguardi la nascita di società di capitali, che testimonia come sia ben presente la voglia di confrontarsi sul mercato con strutture societarie stabili e adeguate alle sfide attuali».

Pericolo inflazione

Tra le sfide più attuali c’è sicuramente quella all’inflazione, che insieme all’aumento dei costi delle materie prime mette in pericolo i tassi di crescita delle aziende galluresi. «Bisogna guardare con estrema attenzione agli ultimi dati relativi al costo dell’energia, che riportano un +135,9% in Sardegna e preoccupano non poco chi nel territorio aveva ripreso la marcia dopo il periodo nero legato alla pandemia – spiega Mirko Idili -. La pesante inflazione, se non arginata a breve, sta contribuendo anche da queste parti a far crescere i prezzi al consumo in maniera spropositata. Questo di fatto rischia di rallentare quella ripresa che nei mesi scorsi ha permesso di far crescere l’occupazione proprio nei settori economici trainanti per il territorio gallurese. Per evitare che l’ottimo dato del 2022 possa essere fortemente ridimensionato è necessario che Governo e Regione si adoperino quanto prima nell’adottare misure di contrasto all'inflazione e di sostegno all’economia».

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