La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Abusi edilizi a Tavolara, ambientalisti parte civile

Abusi edilizi a Tavolara, ambientalisti parte civile

Accolta la richiesta del Grig che nel 2019 denunciò il caso

10 maggio 2023
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Olbia Il giudice del tribunale di Tempio Nicola Bonante ha sciolto la riserva sulla richiesta presentata dal Gruppo d’intervento giuridico: ha detto sì alla costituzione degli ambientalisti nel processo sui presunti abusi edilizi a Tavolara. Sotto accusa i lavori di ristrutturazione di un immobile di proprietà della famiglia Marzano. Dopo numerosi rinvii, ieri, il processo è decollato. Il Tribunale ha predisposto un serrato calendario delle udienze, si riprenderà il 5 ottobre. Era stata proprio l’associazione ambientalista – rappresentata dall’avvocato Susanna Deiana – a segnalare, nel settembre 2019, il caso alla Procura che mise sotto sequestro preventivo la villa in costruzione. Il cantiere è tuttora sotto sequestro. Al centro della vicenda giudiziaria, i lavori di ristrutturazione della casa rurale, trasformata, secondo le accuse in una villa di circa 300 metri quadrati su due piani, in corso di completamento a un centinaio di metri dal mare. Accuse infondate per i difensori di Vittorio e Loredana Marzano, gli avvocati Danilo Mattana e Giancomita Ragnedda, che ribadiscono che non ci sia stato alcun aumento di volumetria e che il reato ambientale sia cessato ed estinto. «Il Tribunale ha finalmente fissato le udienze del processo e in quella sede si potrà accertare, nel contraddittorio, che alcun abuso è stato compiuto e che il fabbricato è perfettamente corrispondente a quello preesistente, risalente agli anni ’30, essendo ad oggi maggiormente visibile solo perché ricostruito con materiali ecosostenibili e non finito perché il cantiere è stato bloccato dallo stesso tribunale in attesa della conclusione del processo», spiegano di difensori. Che evidenziano infine che «l’iter di sanatoria edilizia e paesaggistica è durato due anni e ha coinvolto numerosi enti, i quali hanno espresso parere favorevole perché non c’è stata alcuna modifica strutturale rispetto al preesistente». (t.s.)

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