La favola di una squadra speciale: «Supereroi anche a Coverciano»
Sport paralimpico: l’Atletico Olbia rientra col sorriso dalle finali nazionali
Olbia Prima il sogno. Poi la favola. Una favola meravigliosa che continuano a vivere i ragazzi dell’Atletico Olbia, appena rientrati da Coverciano. È lì che hanno preso parte alla finale nazionale del torneo “Il calcio è di tutti”, della Divisione Calcio Paralimpico: in campo squadre formate di atleti con disabilità cognitivo- relazionali e problemi mentali.
A quell’appuntamento così prestigioso c’era anche l’Atletico Olbia del presidentissimo Mario Bassi. Ed è proprio lui a voler dire che «tutte le belle storie, specie quelle degne di essere raccontate, iniziano con il classico “C’era una volta…”. O meglio, quasi tutte. Proprio così, perché la nostra è nata praticamente dal nulla. Non c’è nemmeno un passato storico o una tradizione che ci sostengano in materia di disabilità. Ci sono degli uomini (papà) e delle donne (mamme) di buona volontà, che tra di loro non si conoscono neppure e che crescono con amore infinito i loro ragazzi speciali. C’è un ex giocatore di buon livello, Giuseppe Leggieri, che quando ha provato a cimentarsi come allenatore non ha ottenuto quanto avrebbe meritato. C’è l’ex portiere Tommaso Pes (nonché preparatore di numeri 1) che proietta tutta la sua passione per il calcio in un’azienda di abbigliamento sportivo, fino a farla diventare un punto di riferimento importante per tutte le società sportive in circolazione. C’è uno psicologo, Fabrizio Biancu, che ha fatto del suo amore per questi ragazzi la sua professione. E c’è infine una Scuola Calcio di provincia, che dal giorno della sua nascita si è occupata sempre e solo di bambini e ragazzi adolescenti. Poi c’è la chimica, poco amata al Liceo, che fa sì che tutte queste persone, provenienti da universi paralleli, formino un gruppo, che poi diventa una squadra, che infine assume le sembianze di un sogno. E’ in quel preciso momento che le più importanti aziende della città si sono mobilitate: agenzie immobiliari, concessionarie d’auto, aziende ittiche e imprese edili hanno dotato la squadra di abbigliamento e attrezzature da Serie A. È così che due calci al pallone nel cortile di casa, si trasformano in partite ufficiali di una squadra che partecipa ad un campionato federale, che sfocia in una Finale Nazionale nel tempio del calcio italico: Coverciano. Lì, su un prato di un verde intenso, che è stato calpestato da supereroi che hanno vinto Europei e Mondiali - continua Mario Bassi -, le emozioni sono ancora più forti e il cuore di tutti rischia di esplodere. I ragazzi, avvolti e sconvolti da un’atmosfera incredibile e da un turbinio di emozioni, corrono, giocano, fanno del loro meglio trasferendo le stesse sensazioni a chi li guida da bordo campo e a chi li sostiene dalle tribune. Fanno tanti gol e si abbracciano increduli, nel tentativo di raggiungere un risultato storico, al cospetto di club blasonati che hanno alle spalle storie di esperienze e successi pluriennali. Alla fine la spunta la “Juventus Nessuno Escluso”. L’Atletico Olbia, così come il Napoli, il Torino, la Pro Patria e la Totti Soccer School, si devono accontentare delle posizioni di rincalzo. Ma il sogno, per i nostri ragazzi speciali, continua: i nostri supereroi restano loro». E la favola si può ancora raccontare. (s.p.)