La Nuova Sardegna

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La polemica

Olbia, il mercato in via Sangallo non va: «Zero incassi e disagi, un castigo»

di Paolo Ardovino
Olbia, il mercato in via Sangallo non va: «Zero incassi e disagi, un castigo»

Perfino la strada allagata nell’area che accoglie i venditori abituati alla suggestiva cornice della piazza di San Pantaleo da cui si sono dovuti spostare a causa dell'ordinanza comunale. Proteste

09 luglio 2023
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Olbia Il danno e la beffa. Il primo, lo spostamento a inizio stagione del mercato del giovedì dalla suggestiva e storica cornice della piazza di San Pantaleo alle traverse di viale Aldo Moro a Olbia. La seconda, la strada tutta allagata che hanno trovato gli ambulanti quando sono andati a piazzare gli stand. Se già di suo questo nuovo mercato è poco invitante, l’inconveniente bagnato di qualche giorno fa ha reso ancora meno attrattivo l’appuntamento.

«Ho piazzato il mio banco e in sei ore ho portato a casa la bellezza di zero euro – commenta indignata Silvia Bergamaschi –. Questa è una punizione». Lei, piacentina, vende bigiotteria e «frequento la Sardegna da vent’anni». Non per vacanza: ha sempre frequentato i mercati della costa nord-est «e sono stata tra le prime ad aderire a quello di San Pantaleo». Si torna a una delle principali polemiche di questa estate, scalzata dal primo posto sul podio solo dagli indignati per l’ordinanza sul fumo nei dehor esterni. Da un anno, l’amministrazione comunale di Olbia ha deciso per la diminuzione degli stalli del mercato nel borgo e per una nuova planimetria per motivi di sicurezza. Per creare vie d’uscita ed evitare la grande calca. Il taglio ha però acceso lo scontro con i venditori, che riuniti sotto la sigla sindacale Ana-Ugl hanno fatto ricorso al Tar Sardegna. Usciti vincitori dal tribunale, alle porte di questa stagione estiva erano pronti a festeggiare ma ecco il nuovo braccio di ferro sul piano-sicurezza. Il comune ha chiesto ai commercianti di farsi carico di oneri e costi, loro hanno fatto un passo indietro. Da qui la polemica con sit-in e proteste. Reintegrati gli ambulanti esclusi e sospesi gli atti comunali dal Tar, lo scorso maggio una nuova ordinanza ha prima spostato temporaneamente il mercato a Olbia nel piazzale della stazione e poi in maniera definitiva in via Sangallo. «Ma qui c’è già un mercato settimanale il sabato – aveva spiegato di recente il presidente regionale di Ana, Pietro Giordo –, quello del giovedì rischia di provocare un doppio danno: non sarà mai la stessa cosa di San Pantaleo, e andrà a interferire con quello che si svolge due giorni dopo nelle stesse vie». Nell’ultimo giovedì si è verificato anche l’inconveniente di via Poletti che si è svegliata allagata. «Non so cosa pensare – dice Silvia Bergamaschi –, un semplice spostamento sarebbe stato metterci sul lungomare o in un’altra zona centrale, ma stare qui è un castigo. Il mercato è poco conosciuto e di conseguenza poco frequentato». Poi ricorda: «Eppure nel 2016 fu proprio lo stesso sindaco Nizzi a decidere per un aumento di 27 stalli a San Pantaleo, mentre questa volta ne ha voluti tagliare 22 e altrettanti venditori. Io ero una di questi».

Il nuovo giovedì, che dai graniti e dalle bouganville di San Pantaleo è passato alle strade secondarie di Olbia, è un flop. Poche persone di passaggio, clienti ancora meno.

Nel frattempo iniziative di altre sigle e di commercianti hanno portato alla costituzione di nuovi mercati. Il sabato nel vasto prato di Li Neuli, la domenica ad Abbiadori, nei territori di Arzachena. «Non è la stessa cosa».
 

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