La Nuova Sardegna

Olbia

La storia

Olbia, la corsa di Eddy verso la meta: «Così sono arrivato in alto»

di Stefania Puorro
Olbia, la corsa di Eddy verso la meta: «Così sono arrivato in alto»

Il giovane rugbista venne adottato 15 anni fa

25 settembre 2023
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Olbia Questa è la storia di Eddy. Una storia di amore e forza di volontà, di integrazione e di sport.

Lui è un ragazzo olbiese di 19 anni, di origine nigeriana, con il rugby nel sangue. Era ancora piccolissimo quando stringeva tra le mani la palla ovale, ma si vedeva già da allora che aveva la stoffa del campione. E infatti adesso è sbarcato nel Verona, è stato già inserito nella rosa e giocherà in serie A. Una grande opportunità, pienamente meritata, dietro la quale però c’è una mamma speciale. Perché è stata lei a fare la domanda affinché potesse arrivare così in alto, sempre certa che suo figlio avesse davvero le carte in regola per emergere in questo sport.

L’adozione Eddy è stato adottato da una famiglia di Olbia quando non aveva nemmeno cinque anni. Ed è stato subito amore. «Dal primo momento che ci ha visti - raccontano i genitori - ci ha chiamati mamma e papà -. Si è instaurato immediatamente un rapporto forte e speciale e possiamo dire di essere genitori davvero fortunati. Eddy è sempre stato socievole, buono e soprattutto altruista. Ed è veramente pieno di amici e di persone che gli vogliono bene».

Il percorso E naturalmente nella vita di Eddy c’è il rugby, la sua grande passione. «Ha cominciato a giocare quando aveva solo sei anni - continuano mamma e papà - e ha fatto tutta la gavetta con l’Olbia Rugby 1982 (le Api olbiesi) presieduta da Maurizio Spano. Ha fatto poi parte della rappresentativa Under 16 della Sardegna, a 17 anni era già in serie C e lo scorso anno in serie B. Un grazie particolare va ai suoi primi allenatori, Luigi Birardi e Luca Gentilini, punti di riferimento importantissimi per nostro figlio e poi a tutte le altre figure che negli anni lo hanno sempre valorizzato e stimolato. Intanto Eddy è cresciuto. Oggi è alto 1 metro e 85 centimetri per 105 chili di muscoli, e la sua voglia di continuare a migliorare nel suo sport è sempre tanta».

L’occasione E qui entra in scena la mamma, la sua tifosa numero uno, che appena ha saputo che il Verona Rugby stava facendo dei provini si è messa in moto. Lo scorso mese di aprile lo hanno convocato e visionato ed è stato preso. Adesso sta frequentando la Verona Rugby Academy. Pochi giorni fa, in un’amichevole, la sua squadra ha ottenuto due mete e una era la sua.

«Sono veramente felice di vivere questa esperienza meravigliosa - dice Eddy al telefono con un velo di commozione -. Certo, è molto dura ma quando si hanno degli obiettivi bisogna sempre sacrificarsi. Non è facile nemmeno allontanarsi dalla famiglia, ma i miei genitori e soprattutto mia mamma hanno fatto in modo che io potessi avere questa grande occasione. E li ringrazio infinitamente per questo. Ora ci stiamo allenando duramente perché a ottobre comincia il campionato». Il ruolo che ricopre è quello del pilone: colui, cioè, che sostiene il tallonatore durante la mischia ordinata e fornisce un aiuto dinamico e funzionale ai saltatori nell'azione di touche.

Eddy merita tutta questa gioia. Merita di diventare un grande campione e di conquistare grandi successi. In bocca al lupo.

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