La Nuova Sardegna

Olbia

Tecnologia e paesaggio

Arzachena, Roberto Ragnedda: «Non possiamo evitare l’installazione delle antenne telefoniche»

di Serena Lullia

	L'antenna telefonica vista dal parcheggio di Porto Cervo sud
L'antenna telefonica vista dal parcheggio di Porto Cervo sud

Il sindaco: «Il Comune ha pochissimi poteri, può solo limitarne l’impatto». Il caso era nato con la comparsa di un impianto a Porto Cervo

13 dicembre 2023
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Arzachena Una convivenza turbolenta, ma impossibile da fermare. Il sindaco Roberto Ragnedda spiega in aula come verranno su le antenne 5g sul territorio e quali strumenti ha a disposizione il Comune per fermare l’invasione di impianti. Pochissimi. Nessun taglio netto degli alberi telefonici, impossibile per legge. Ma una potatura che contenga gli effetti sul paesaggio.

Le puntualizzazioni arrivano dopo i dubbi del consigliere di opposizione, Fabio Fresi, sulla legittimità del Piano delle antenne. In questi giorni è stata piazzata quella nel parcheggio di Porto Cervo sud e un’altra sta per essere issata a Cala Granu. «Un tema molto complicato per il quale, sin dal 2107, abbiamo cercato di lavorare grazie al costante intervento dell’ufficio Tutela del paesaggio – spiega Ragnedda –, unico strumento a disposizione per ridurne l’impatto. Purtroppo ci siamo riusciti fino a un certo punto perché le installazioni oltre un certo dimensionamento vengono autorizzate dalla Tutela di Sassari. Abbiamo cercato di trovare soluzioni per garantire i servizi garantiti dalla nuova tecnologia e per renderla il meno impattante possibile, bloccando alcune antenne e facendo in modo di mitigare il più possibile l’impatto di altre».

Gli impianti delle telecomunicazioni sono equiparati a infrastrutture primarie. «Le autorizzazioni vanno rilasciate seguendo un iter di legge – aggiunge –. Dispiace che il consigliere Fresi, che nel 2022 illustrò il Piano, se ne assume la paternità quando le cose vanno bene e quando non si riescono a bloccare alcune infrastrutture lo disconosce. Un modo fazioso di fare politica che lede il lavoro degli uffici».

Ed è proprio il dirigente Mario Chiodino a ricostruire le tappe del Piano. «Approvato nel 2022, limita le infrastrutturazioni ai terreni comunali, evitando iniziative dei privati che, traendo un beneficio dalla locazione dei terreni, avrebbero tagliato fuori il Comune che così non avrebbe potuto svolgere un ruolo di supervisore». 15 giorni dopo il Piano diventa vigente e viene avviata la fase di osservazione, aperta ai gestori e alle associazioni portatrici di interessi generali non personali. «18 osservazioni sono risultate non accoglibili, accettata una testuale, bocciata quella del Comitato di Monticanaglia perché non sostenuta da motivi di carattere sanitario e perché chiedeva di eliminare l’impianto del tutto, senza individuare un sito alternativo». E sull’antenna di Porto Cervo Chiodino sottolinea: «È visibile solo per chi entra nel parcheggio quando si giunge all’ingresso. Non ci sono vedute compromesse».

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