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Tempio, Rsu contro l’assessore regionale Andrea Biancareddu: «Il liceo De André va salvato»

di Giuseppe Pulina
Tempio, Rsu contro l’assessore regionale Andrea Biancareddu: «Il liceo De André va salvato»

No dei sindacati alla fine dell’autonomia: «L’Artistico ha 680 alunni ed è un pilastro fondamentale dell’offerta formativa»

07 gennaio 2024
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Tempio Sul tema dell’accorpamento dei due licei della città intervengono le rappresentanze sindacali dell’Artistico “De André”. Contrarie alla fine dell’autonomia della scuola, chiedono lumi all’assessore regionale all’Istruzione, Andrea Biancareddu, sulle motivazioni del provvedimento adottato e su diverse dichiarazioni. Una, in particolare, riguarda la presunta chiusura del liceo artistico. In un comunicato delle Rsu del De André si legge che «è stato espresso più volte dall'assessore un riferimento alla nostra istituzione come potenziale candidata alla chiusura, sostenendo erroneamente che il liceo artistico fosse destinato a questo esito. Vogliamo ribadire che queste affermazioni non rispecchiano la realtà dei fatti. Il liceo artistico di Tempio, con i suoi attuali 680 alunni e un trend di crescita costante negli ultimi 5 anni, rappresenta un pilastro fondamentale nell'offerta formativa della Gallura, essendo anche l'unico liceo artistico della zona».

Le Rsu intervengono anche sulla proposta dell’assessore di rilanciare a Tempio l’indirizzo musicale. «Un’operazione impossibile, perché non essendosi potuto aprire a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di iscrizioni per 2 anni consecutivi, come richiesto dalla normativa, risulta non più assegnabile».

Per le Rsu del De André il potenziamento del Musicale, con l’apertura di una sezione a Tempio, «non trova riscontro nella popolazione scolastica dell’alta Gallura, considerando per la sede di Olbia le limitazioni dell'autorizzazione di una sola classe per ogni anno di corso nell'indirizzo musicale». L’amaro boccone del dimensionamento passerebbe anche per la scelta che Biancareddu avrebbe poi fatto tra il Comprensivo di Aggius e il De André. «È importante notare che l’Istituto Comprensivo di Aggius è già sottodimensionato secondo i parametri 400/600, mentre il liceo artistico di Tempio, con i suoi 680 alunni, sarebbe al sicuro da qualsiasi scelta in merito. Chiediamo chiarezza su queste differenze e su come le scelte politiche abbiano potuto influenzare il destino delle varie istituzioni scolastiche. Chiariamo che siamo contrari alla chiusura di qualsiasi autonomia scolastica, ma riteniamo sia doveroso evidenziare queste differenze per garantire una corretta informazione e tutelare il futuro dell'istruzione artistica nella nostra comunità».

Ci sarebbe poi la questione del personale amministrativo che rischierebbe di non rientrare più nell’organico di diritto. «L'organico degli amministrativi – spiegano le Rsu – non può restare invariato se le tabelle per la determinazione degli organici dei licei prevedono 5 amministrativi fino ad 800 alunni (significa che oggi ce ne sono 5 al Dettori e 5 al De Andrè), mentre per 1400 ne prevede solo 8 (e non 10)». Insomma, i nodi da sciogliere sono tanti e per questo è stata richiesta la convocazione di un consiglio di istituto straordinario. «Sarà aperto a tutte le componenti della scuola e al territorio affinché possa deliberare contro questa scelta, evidenziando il nostro dissenso a decisioni imposte dall'alto». In quell’occasione verrà ufficializzata la richiesta di una deroga prevista dal decreto milleproproghe, sulla base di quanto è stato già fatto per il liceo Asproni di Nuoro.

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