La Nuova Sardegna

Olbia

Il giallo

Ragazzi scomparsi a Olbia, al setaccio le prime piste

di Marco Bittau

Molte segnalazioni dopo “Chi l’ha visto?”. Si intensificano le ricerche di Karol e Giuseppe

01 febbraio 2024
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Olbia Si aprono le prime crepe nel muro di silenzio che sinora ha favorito la fuga di Karol Canu e Giuseppe Contini, i due ragazzi di 17 e 15 anni scomparsi nel nulla otto giorni fa in una “terra di mezzo” popolata da orchi e oscure forze del male. La stessa palude che ha inghiottito la povera Rosa Bechere, sparita dai radar 14 mesi fa in circostanza a dir poco misteriose.

Al Commissariato di polizia di Olbia stanno arrivando numerose segnalazioni, conseguenza dei ripetuti appelli lanciati ogni giorno dalle famiglie dei due ragazzi. A cominciare da quelli in diretta tv durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”, andata in onda mercoledì sera. Adesso ci sono le prime piste da seguire e le forze di polizia stanno verificando tutto, ma ancora nessun risultato concreto. Sono chiamate di amici e conoscenti dei ragazzi, tutte o quasi in forma anonima. Non sono giunte alla redazione di “Chi l’ha visto?”, ma direttamente ai telefoni di Giulia Canu, della figlia Chiara, sorella maggiore di Karol, e di Antonello Contini, padre di Giuseppe. Tutti insieme presenti durante la diretta su RaiTre.

«Siamo disperati, stiamo impazzendo – ha implorato in tv la mamma di Karol, Giulia – figlio mio, ti stiamo aspettando. Qualunque problema ci sia ne parliamo e lo affrontiamo insieme». «Non possiamo continuare così – ha aggiunto Antonello Contini – tutto si può risolvere, tornate a casa».

Intanto, sul tavolo del vice questore Raffaele Bracale, dirigente del Commissariato di Olbia, il telefono squilla in continuazione. Il suo ufficio è il quartier generale che coordina le ricerche. In campo ci sono tutti gli uomini disponibili: polizia, carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile, oltre naturalmente una task force di volontari: familiari, parenti e amici dei due ragazzi. Tutti sono impegnati mattina, sera e notte, senza tregua e senza pause, neppure per i pasti. Eppure sinora non è bastato, pur tenendo presente che non si tratta di trovare due persone smarrite mentre cercavano funghi in campagna.

Perché su questo ormai non sembrano esserci più dubbi: quella di Karol e Giuseppe non è una banale ragazzata per nascondere peccatucci da ragazzi. Non dopo otto giorni, almeno. Piuttosto una fuga organizzata in fretta e con l’aiuto e la copertura di qualcuno. Sì, perché per scomparire così servono soldi, vestiti, un tetto sotto cui stare e un muro di silenzio e complicità intorno.

Durante “Chi l’ha visto?” si è parlato a lungo (ma non è una novità) degli ultimi contatti tra i due ragazzi e le loro famiglie. L’ultimo avvistamento giovedì sera in un bar di Olbia, in via Roma, frequentato dai giovanissimi. Poi un messaggio di Giuseppe al padre: «Sono da amici». Infine i telefonini dei due ragazzi localizzati nei pressi dell’istituto agrario.

Soprattutto, si è parlato della strana amicizia tra i due ragazzi. Karol e Giuseppe si conoscevano da poco tempo, appena poche settimane di frequentazione e basta. Una delle tante incongruenze di questa storia senza un perché.

Ieri, intanto, ha rotto il silenzio angosciato Elisabetta Loriga, la madre di Giuseppe Contini. «La signora auspica – dice l’avvocato Ivano Iai – che gli organi di stampa e i media diano concreto ausilio alle ricerche in atto, che grazie all'incessante impegno delle forze dell'ordine e dei privati rafforzano le speranze di una soluzione sollecita al distacco di Giuseppe e Karol dai propri cari. Considerati i pericoli che due minori posso correre in solitudine, la signora Loriga confida anche nella sensibilità delle amministrazioni locali e delle relative collettività che, rilevando particolari circostanze, possono contribuire al ritorno a casa dei due ragazzi».

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