La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Covid, i dipendenti del Phi Beach si costituiscono parte civile

Covid, i dipendenti del Phi Beach si costituiscono parte civile

A processo per i contagi anche i titolari del Billionaire e del Country club

10 aprile 2024
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Porto Cervo. I dipendenti del Phi Beach che nell’estate 2020 si ammalarono di Covid si costituiranno parte civile nel processo contro amministratori unici e società proprietarie dei locali accusati di una serie di omissioni che, secondo la Procura di Tempio, avrebbero provocato la diffusione dei contagi. L’apertura del processo prevista per ieri è stata rinviata al 25 settembre a causa dell’incompatibilità di un giudice che componeva il collegio (aveva già svolto il ruolo di gup in udienza preliminare).

I dipendenti del Phi Beach hanno depositato la richiesta di costituzione di parte civile. Il processo dovrà accertare eventuali responsabilità sul caso del contagio Covid tra i lavoratori del Billionaire, del Phi Beach e del Country club. Epidemia colposa e lesioni personali colpose, sono le accuse mosse all’amministratore unico del Billionaire, Roberto Antonio Pretto, e alla società Billionaire. Agli amministratori delle società proprietarie del Phi Beach di Baia Sardinia, Luciano Guidi, e del Country club di Porto Rotondo, William Franco Carrington Royston, viene contestato solo il reato di lesioni colpose. I difensori degli imputati contestano l’impianto accusatorio: impossibile, dicono, provare che il contagio sia avvenuto nelle discoteche.

Per la Procura, tra luglio e agosto 2020, quando esplosero i focolai, nel locale di Flavio Briatore non sarebbero state adottate le misure anti contagio previste da protocolli e normative, e ciò nonostante la presenza di casi di positività accertati tra i lavoratori. Le dotazioni di protezione sarebbero state fornite in numero insufficiente e ai lavoratori con sintomi non sarebbe stato garantito l’isolamento, né fatto il tampone. Quattordici lavoratori si ammalarono di Covid. Al Phi Beach e al Country club, stando sempre alle accuse, i gestori non avrebbero fornito mascherine in numero sufficiente ai dipendenti. In sei si ammalarono al Phi Beach e in otto al Contry club. (t.s.)

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