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Olbia, la guerra dei pontili finisce davanti ai giudici


	Il cantiere del progetto Iti e accanto i pontili della Marina
Il cantiere del progetto Iti e accanto i pontili della Marina

La Marina della Sacra Famiglia ricorre al Tar dopo lo stop alla concessione. Il Comune aveva chiesto all’Authority di non rinnovare le autorizzazioni nell’area dell’Iti

13 aprile 2024
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Olbia La guerra dei pontili finisce in tribunale. La Marina della Sacra Famiglia ha presentato un ricorso al Tar della Sardegna contro l’Autorità di sistema portuale e contro il Comune, che, come si legge in una delibera di giunta, ha appena deciso di resistere in giudizio. Tutto ruota attorno al progetto Iti che sta vedendo la luce nella zona di Mogadiscio. Qui il Comune sta realizzando un parco sul mare con camminamenti, prati, chioschi e pista ciclabile. L’amministrazione guidata dal sindaco Settimo Nizzi ha così chiesto all’Authority di non rinnovare più le concessioni demaniali sia alla Marina che al cantiere Moro. «La linea di costa deve essere liberata» aveva detto il sindaco alcune settimane fa alla Nuova.

Le concessioni non sono state rinnovate, per motivi di pubblico interesse, e le attività sul mare dovranno quindi fare i bagagli. La Marina, che conta circa 140 soci, tutti proprietari di piccole imbarcazioni, però non ci sta e così ha presentato un ricorso al Tar. Secondo la Marina, nella quale negli anni sono stati spesi centinaia di migliaia di euro, i pontili e l’attività dei soci non intralciano in alcun modo il progetto del Comune. Si tratta di un braccio di ferro che va avanti ormai da tempo. A febbraio alcuni soci avevano incontrato il sindaco, ma niente da fare. Più tardi Settimo Nizzi aveva poi fatto chiarezza sulla sua posizione. «Abbiamo in mente una riqualificazione generale della linea di costa» aveva detto. Poi un segnale di apertura: «Pensiamo a un master plan della portualità e della marineria locale. Servirà per dare risposte ai cittadini che vogliono utilizzare il mare. Ma un conto è farlo come è avvenuto fino a oggi, dove ognuno ha fatto un po’ come ha voluto, un’altra cosa è realizzare un progetto di città. È in quella sede che si deciderà dove mettere i pontili e come realizzarli».

Secondo la Marina, però, i pontili non ostacolano il progetto Iti. «Non capiamo perché il Comune voglia mandarci via – avevano detto il presidente Mario Sau e il segretario Giovanni Brocca –. Qui ci sono le barche degli olbiesi: piccoli pescatori e appassionati di mare. Non intralciamo niente e nessuno. Siamo anche disposti a spostare i pontili un po’ più avanti, se dovesse presentarsi un problema con la ciclabile. Invece nulla, ci hanno detto che dobbiamo andare via. Eppure nel progetto iniziale dell’Iti, come si può vedere dai rendering, i pontili erano previsti». (d.b.)

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