La Nuova Sardegna

Olbia

Cantieri

Tra restyling e nuove strutture: i lavori negli impianti sportivi di Olbia

di Dario Budroni

	I lavori in corso nello stadio Caocci (foto Vanna Sanna)
I lavori in corso nello stadio Caocci (foto Vanna Sanna)

Avanzano gli interventi del Comune al Caocci e in via Nervi. Critico il Pd: «Favorevoli, ma gli atleti sono stati lasciati soli»

05 maggio 2024
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Olbia. Il campo è stato cancellato. Ruspe, montagne di terra e reti segnaletiche da cantiere: lo stadio Angelo Caocci, all’interno del parco Fausto Noce, da qualche mese si presenta così. Il Comune sta portando avanti il piano di restyling della storica struttura sportiva cittadina, dove sarà realizzata anche una tribuna al coperto. Nel frattempo, in via Nervi, le ruspe hanno spianato un’area: qui il Comune sta realizzando un complesso polivalente con campo da calcio e pista di atletica. Insomma, un maxi intervento su più fronti che, come spiegato dal sindaco Settimo Nizzi, ha l’obiettivo di riqualificare le strutture esistenti e creare anche nuovi spazi da dedicare alle associazioni sportive. La chiusura per lavori del Caocci – fino a novembre utilizzato da oltre mille atleti di tutte le età – ha però generato non pochi disagi tra le società, che si sono dovute dunque arrangiare per trovare altri spazi da dedicare agli allenamenti e alle gare. Così a intervenire, dopo le polemiche di alcuni mesi fa, è la capogruppo del Pd in consiglio comunale Ivana Russu. «Non contesto i lavori, che sono necessari – dice Russu –. Ma alle società sportive non sono state date alternative. Sono state mandate via all’improvviso e non sono state neanche sostenute nella ricerca di nuovi spazi. L’amministrazione è assente».

I lavori.  Da tempo il Comune è al lavoro per riqualificare la cittadella sportiva del Fausto Noce. Le operazioni all’interno del PalaDeiana sono terminate, mentre a breve dovrebbero iniziare quelle esterne. L’obiettivo è anche quello di creare altri impianti nell’area attorno. E poi c’è lo stadio Caocci, che sarà totalmente riqualificato. «I lavori sono a buon punto – aveva spiegato alcuni giorni fa il sindaco Nizzi –. È stato solo rivisitato un po’ il progetto perché, realizzando gli scavi per le torri faro, è stata trovata l’acqua. Lo scopo è quello di riqualificare tutto l’impianto. Anche il vicino campo Meloni: qui proseguono i lavori negli spogliatoi, interrotti solo in occasione della festa di San Simplicio». Sullo sterrato del Meloni adesso ci sono infatti le giostre, ma con l’abbattimento del ponte di via Galvani – e con un lungo tratto di strada praticamente inutile – nei prossimi anni il Comune potrebbe magari a trovare una nuova sistemazione per la festa. In questo modo il Meloni potrà ospitare un manto in erba senza correre il rischio che venga rovinato dalle giostre. Poi ci sono i lavori in via Nervi, dove l’intervento è partito da circa un mese e dove sarà realizzata anche una pista di atletica a sette corsie. Infine il progetto finanziato dal Pnrr per il palazzetto di Sa Minda Noa. L’esecutivo è stato presentato e per il via ai lavori non dovrebbe mancare molto. In programma anche diversi interventi per la realizzazione di nuove palestre nelle scuole.

I disagi. Insomma, il futuro degli impianti è un cantiere aperto. Ma sono diversi i disagi con cui devono fare i conti numerose società, in particolare quelle che avevano come quartier generale il Caocci. «Di fatto, in questo momento, a Olbia non ci sono spazi – attacca Ivana Russu –. Le società erano state sfrattate senza preavviso a novembre con una Pec. Siamo tutti favorevoli alle opere, sia alla riqualificazione del Caocci che alla nuova struttura di via Nervi, ma non sono state date né tempistiche né alternative. Ci sono società che si allenano nel circuito del parco, altre si sono rivolte ai Comuni limitrofi. E tutto questo senza nessun interessamento da parte dell’amministrazione. Chiediamo alla giunta di prevedere un sostegno economico alle società che devono per esempio fronteggiare le spese per allenarsi altrove. Pensiamo poi alla StraOlbia: un evento bellissimo al quale hanno partecipato tante persone che hanno necessità di strutture adeguate. È come nascondere la polvere sotto il tappeto. A Olbia, nello sport e in tanti altri ambiti, esiste un problema sociale che l’amministrazione non affronta».

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