La Nuova Sardegna

Olbia

La sentenza

Olbia, ferì alla gola il collega con un taglierino: condannato a otto anni

di Tiziana Simula
Olbia, ferì alla gola il collega con un taglierino: condannato a otto anni

L’operaio albanese era accusato di tentato omicidio, aveva colpito il connazionale durante una lite

16 maggio 2024
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Olbia Otto anni di reclusione. È la pena che dovrà scontare Kevi Doda, un operaio albanese che nel luglio 2018 durante una lite, ferì alla gola con un taglierino un suo connazionale e collega di lavoro. L’uomo, difeso dall’avvocata Aurora Masu, era accusato di tentato omicidio ed è stato processato con rito abbreviato. Il suo difensore aveva chiesto al gup che il reato venisse derubricato in lesioni personali considerato che la ferita era superficiale, come emerso dalle perizie, mentre il pubblico ministero Mauro Lavra aveva chiesto una condanna a 8 anni per tentato omicidio. Il gup Marco Contu ha accolto la sua tesi.

Il fatto era accaduto ai primi di luglio del 2018. Intorno alle 6 del mattino. Kevi Doda, si era presentato ubriaco davanti a due colleghi con i quali doveva raggiungere il cantiere edile dove lavoravano. I due lo avevano rimproverato per le sue condizioni. Era scoppiata così la lite. Cominciata davanti a un bar, in una traversa di via Vittorio Veneto, e proseguita nel parcheggio del supermercato Simply. L’operaio, a un certo punto, aveva tirato fuori un taglierino e aveva colpito uno di loro alla gola.

Era stato lui stesso, insieme all’altro collega, ad accompagnare il ferito al pronto soccorso di Olbia. Immediata la segnalazione al 112 da parte dell’ospedale. I medici avevano informato i carabinieri dell’arrivo di un giovane albanese con ferite da arma da taglio al collo aggiungendo che il possibile responsabile poteva essere all’esterno. I carabinieri si erano quindi precipitati in ospedale. Alla vista dei militari, l’accoltellatore era fuggito in macchina insieme all’amico. I due erano riusciti a far perdere le tracce per circa tre ore. Poi, erano stati rintracciati nella frazione di Rudalza. Nelle tasche di Kevi Doda, i militari avevano trovato il taglierino. L’operaio era stato, quindi, arrestato. Il collega (che non aveva precedenti) era stato accusato di favoreggiamento personale e resistenza a pubblico ufficiale. 

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