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Confronto con la Regione

L’assessore Armando Bartolazzi a Olbia: «Subito interventi per l’estate»

di Stefania Puorro
L’assessore Armando Bartolazzi a Olbia: «Subito interventi per l’estate»

I sindaci della Gallura al capezzale della sanità. Tempio annuncia la rivolta

18 giugno 2024
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Olbia «Ci stiamo preparando a dare una sterzata al sistema sanitario con una riorganizzazione strutturale, ma adesso dobbiamo mettere le pezze per risolvere le emergenze estive». L’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, collegato da Cagliari in streaming, si è rivolto così, ieri mattina, alla conferenza socio sanitaria della Gallura a cui, oltre ai sindaci, hanno partecipato tutti i primari e responsabili di dipartimenti di Olbia, Tempio e La Maddalena.

«Dobbiamo far fronte alla stagione turistica - ha detto Bartolazzi - e cercheremo di dotare soprattutto i reparti di emergenza urgenza del personale che occorre: ricorreremo ai pensionati, agli specializzanti (in questo caso ne stiamo parlando con l’università di Sassari), ma anche ai gettonisti e se, necessario, ai militari».

 Alcuni sindaci sono riusciti a parlare e a farsi sentire prima che l’assessore salutasse la conferenza, ma c’è stato anche chi non ha accettato quell’uscita di scena “per altri impegni presi in precedenza”, «perché non sono state ascoltate le esigenze di tutto il territorio». E così il sindaco di Tempio Gianni Addis, a nome degli altri sette colleghi che fanno parte del suo distretto (Bortigiadas, Aggius, Trinità d’Agultu, Calangianus, Aglientu, Luogosanto e Luras) ha annunciato per questa mattina alle 11,30 una conferenza stampa urgente nel suo municipio «per diffondere comunicazioni importanti in tema di sanità territoriale. Il nostro non è ovviamente un atto di scortesia, né si sta disconoscendo il ruolo della conferenza socio sanitaria che va avanti compatta. Avrei però voluto fare un intervento lungo e dettagliato, ma l’assessore Bartolazzi si è scollegato e non aveva più senso».

«Questa è una battaglia da vincere insieme - ha rimarcato Roberto Ragnedda, presidente della conferenza socio sanitaria e sindaco di Arzachena -. Le emergenze con cui la popolazione gallurese e i turisti devono convivere sono tante: mancano medici di base e pediatri, gli ospedali hanno gravi carenze di personale, le guardie mediche lavorano a singhiozzo, le guardie turistiche restano ancora sulla carta e le case della salute stentano a decollare. Ed è per questo che sollecitiamo un’attenzione forte da parte della Regione».

«Si tratta di problematiche che si trascinano da molto tempo - ha risposto l’assessore Bartolazzi - e di cui hanno colpe tutti, aziende comprese. Io mi sono insediato due mesi fa e ribadisco che faremo il possibile per garantire la miglior assistenza già nella stagione estiva, distribuendo in modo più capillare anche gli Ascot. E poi daremo il via alla nostra riorganizzazione strutturale del sistema. Attendiamo anche i bilanci di alcune Asl, che non ci sono stati ancora consegnati, per vedere se e quante risorse sono disponibili. Nello stesso tempo chiediamo la collaborazione dei sindaci, magari offrendo alloggi gratuiti ai medici che potranno arrivare».

«La Gallura - ha detto Marcello Acciaro, direttore generale della Asl - è sottodimensionata nel personale, ma anche nei posti letto, nella medicina del territorio e nella specialistica ambulatoriale. Su 138 postazioni di medicina generale ne abbiamo 51 scoperte e questo vuol dire che ci sono circa 60mila persone senza assistenza. Noi siamo alla continua ricerca di soluzioni con la medicina di prossimità e le case di comunità. Abbiamo spiegato e rispiegato che c’è un cambio di paradigma importante e che stiamo costruendo reti con le risorse che abbiamo».

«Quel che serve è la concretezza - ha detto il sindaco di Olbia Settimo Nizzi e, come lui, altri suoi colleghi-: bisogna partire dal pronto soccorso, rinforzare gli organici di tutti gli specialisti, a partire dagli anestesisti, e potenziare l’assistenza nel territorio. La giunta regionale si è appena insediata e conosciamo i problemi che si devono affrontare in una fase iniziale, però in una situazione critica come quella che vive la Gallura bisogna correre ai ripari subito».

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