Olbia, inquinamento ambientale: il Cipnes in tribunale
Sotto accusa la discarica comunale. Il dirigente Maurelli si difende in aula
Olbia. Si è aperta davanti al gup Marco Contu l’udienza preliminare nei confronti del dirigente del Cipnes Gianni Maurelli, accusato dalla Procura di Tempio di inquinamento ambientale, e di altri tre persone, il geologo Sandro Zizi, il geometra Salvatore Angelo Azzena e il legale rappresentante della Geo recuperi Amedeo Mandras. Al centro delle contestazioni della Procura – che ha chiesto per tutti il rinvio a giudizio – la vecchia discarica comunale di Spiritu Santu, chiusa dal 1991 e sottoposta a un intervento di bonifica dopo che era stata riscontrata una infiltrazione inquinante nella discarica vicina, gestita dal Cipnes Gallura.
Proprio il Consorzio industriale, che dispone di tecnici e personale specializzato, ha eseguito il progetto di bonifica dell’area finita sotto i riflettori della magistratura e dei carabinieri del Noe. Maurelli è accusato di non aver eseguito le opere necessarie per evitare che si formasse il percolato. Il dirigente del Cipnes, responsabile della gestione della discarica, e il geologo Sandro Zizi hanno reso spontanee dichiarazioni in aula, parlando per oltre un’ora e mezza. Maurelli ha dato spiegazioni su tutte le contestazioni che gli vengono mosse dalla Procura. E ha spiegato che si tratta della bonifica di un sito già inquinato, e che l’attività che sta svolgendo è prevista dalla legge, dal decreto legislativo 2006 numero 152. Ha detto, inoltre, in merito ad un’altra accusa, che il materiale utilizzato è residuo di cava, sostenendo che, quindi, sia idoneo a differenza di quanto sostiene l’accusa. Maurelli, Azzena e Zizi sono difesi dall’avvocato Marzio Altana, Mandras dall’avvocata Monica Cazzari.