La Nuova Sardegna

Olbia

Estate calda in aeroporto

Olbia, passeggeri folli agli autonoleggi: dipendente lanciata per 4 metri

di Stefania Puorro
Olbia, passeggeri folli agli autonoleggi: dipendente lanciata per 4 metri

Altre due ragazze sono state prese a ceffoni da un turista olandese

04 agosto 2024
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Olbia. Passeggeri aggressivi, maneschi, maleducati, a volte completamente senza controllo. In una stagione che continua a registrare grandi numeri, c’è anche il record dei fuori di testa. Turisti in viaggio e con poca pazienza che, di fronte a un intoppo o a un problema improvviso, si rendono protagonisti di vere e proprie follie. Accade sempre più spesso al Costa Smeralda, a bordo degli aerei e anche nelle aree di fronte all’aerostazione che ospitano le agenzie di autonoleggio.

Proprio qui una ragazza che lavora in una delle compagnie è stata afferrata e lanciata contro una vetrata, dopo un volo di quattro metri, da un passeggero turco. Ed è sempre qui che altre due operatrici sono state prese a schiaffi da un turista olandese. «Situazioni inaccettabili – racconta la responsabile di un’agenzia di autonoleggio – che viviamo purtroppo quasi ogni giorno. Qualche sera fa, io mi sono dovuta barricare dentro il box e dare l’allarme perché un giovane vacanziero, con moglie e bimbo in fasce al seguito, stava per saltarmi addosso. Il motivo? Non avrebbe potuto più ritirare la macchina che aveva prenotato perché arrivato in ritardo. Non so che cosa mi avrebbe fatto se non mi fossi rinchiusa. Purtroppo molti tra coloro che prenotano online attraverso un intermediario non leggono bene il contratto. Ci sono regole da seguire, compreso l’orario di ritiro dell’auto. Se non si arriva puntuali, c’è il rischio di non trovare la macchina scelta, di doverne prendere una di un’altra categoria e di pagare la differenza. Motivi, questi, che fanno saltare i nervi ai passeggeri e noi ne subiamo le conseguenze».

La polizia di frontiera guidata da Christian Puddu, alla fine di luglio, è dovuta intervenire di corsa dopo che un olandese di 50 anni è arrivato al box di un autonoleggio con due ore di ritardo per il ritiro dell’auto. Le operatrici hanno cominciato a spiegargli gentilmente che la sua prenotazione era scaduta e che avrebbe dovuto farne una seconda pagando la differenza. Il passeggero a quel punto ha cominciato a offendere le due ragazze con le parole, per poi arrivare a prenderle a schiaffi usando sia le mani (pesanti) che un malloppo di fogli. Appena i poliziotti sono intervenuti, l’uomo è stato fermato e identificato: verrà denunciato per violenza privata e lesioni.

A un’altra dipendente di 24 anni è andata addirittura peggio. Ed è proprio lei a raccontare gli interminabili momenti vissuti in una serata da incubo. «Tutto è accaduto il 29 luglio scorso, attorno alle 22,30 – racconta –. Ero da sola. A un certo punto, all’interno del box, arriva un cliente turco di circa 40 anni, con moglie e due bambini. Gli spiego che la sua prenotazione, fatta con un broker, non era più valida e che erano trascorsi anche abbondantemente i 58 minuti di cortesia. Tra l’altro non aveva neanche pagato in anticipo e quindi avrebbe potuto prenotare un’altra macchina. Il suo sguardo è diventato all’improvviso minaccioso e ho avuto paura anche perché avevo di fronte un omone e io sono decisamente minuta. A quel punto lui ha preso il telefonino e ha iniziato a filmarmi e a insultarmi chiamandomi ripetutamente stupida e usando parole sempre più offensive. Ho tentato in tutti i modi di fargli interrompere quel video ma è stato inutile. E quando sono riuscita a prendergli il cellulare, lui si è infilato tra le scrivanie (nel nostro ufficio non c’è un bancone unico), mi ha tirata su con forza e mi ha fatta volare contro una delle vetrate. Nell’impatto mi sono fatta male alla schiena e a un piede. Sono riuscita alla fine a chiamare due colleghi che si sono precipitati nel mio box e poi ho avvertito i carabinieri e presentato una denuncia. Mentre io sono finita al pronto soccorso dove mi hanno assegnato alcuni giorni di cura, il turista turco è stato rintracciato e denunciato. Ma non potrò dimenticare l’incubo che ho vissuto».

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