La Nuova Sardegna

Olbia

Allarme in città

Olbia, continua l’emergenza rifiuti: chiude il piazzale-discarica

di Dario Budroni

	Il piazzale di Olbia Mare che sarà chiuso dal Comune
Il piazzale di Olbia Mare che sarà chiuso dal Comune

Il pugno di ferro del Comune in una delle aree più critiche. Nizzi: «Il test di Olbia Mare? Funziona»

08 agosto 2024
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Olbia. Buste, divani e mobili fatti a pezzi. Le discariche abusive sono ovunque e non si fa in tempo a portare via i rifiuti che subito qualcuno abbandona nuova spazzatura. Il sistema di raccolta fa inoltre una gran fatica e l’amministrazione comunale continua così a studiare nuove soluzioni. Dopo le super multe, la sospensione del porta a porta in un solo quartiere e l’installazione di 240 telecamere, la giunta punta adesso a chiudere una delle aree più critiche della città. E cioè il maxi parcheggio accanto al centro commerciale di Olbia Mare. La zona è cosparsa di rifiuti e in più, da anni, qui stazionano anche alcuni camperisti in maniera abusiva. Un piazzale degradato di proprietà comunale, insomma, che ha ormai i giorni contati. A confermarlo è il sindaco Settimo Nizzi. «Sì, presto lo chiuderemo» assicura il primo cittadino. Si tratta dello stesso piazzale dove, fino ai primi di giugno, si trovava uno dei cinque ecobox della città. Impianti che erano stati posizionati alcuni anni fa dal Comune proprio per contrastare l’abbandono dei rifiuti e che, alla fine, sono stati trasformati anche loro in discariche a cielo aperto.

Test Olbia Mare. Nel frattempo, sempre nel rione di Olbia Mare, prosegue il test del centro di raccolta mobile. Nella lottizzazione tra il centro commerciale e la Marina di Olbia il Comune ha infatti sospeso il porta a porta. Al suo posto un’area, sorvegliata 24 ore su 24, dove conferire i rifiuti in modo differenziato. Si tratta di un test che proseguirà fino al 30 settembre con l’obiettivo di dare una ripulita a una delle zone più colpite dal fenomeno delle discariche abusive, considerato l’alto numero delle seconde case, delle case vacanza, degli affitti in nero e anche di cittadini che, per un motivo o per l’altro, non pagano la tassa sui rifiuti. Il centro di raccolta mobile è stato aperto poco più di due settimane fa e il primo bilancio sembra essere positivo. Le strade e i marciapiedi sono sicuramente più puliti, anche se non mancano gli irriducibili del sacchetto. Persone che, invece di fare due passi e conferire la spazzatura nel centro mobile, continuano comunque ad abbandonare i loro rifiuti per strada. Il sindaco Settimo Nizzi, comunque, è soddisfatto. «Il test sta andando benissimo», commenta. Essendo un test, non è da escludere che la sospensione del servizio porta a porta possa proseguire anche in futuro. Così come non è da escludere che la stessa soluzione possa essere adottata anche in altri quartieri. «È una decisione che, nel caso, prenderemo più avanti» sottolinea comunque il primo cittadino.

Le difficoltà. Ma è un po’ tutta la città a dover fare i conti con l’emergenza rifiuti. Le presenze turistiche sono ormai ai massimi stagionali e, tra discariche diffuse e numeri da bollino rosso, il sistema di raccolta sta mostrando non poche difficoltà. Le segnalazioni sono all’ordine del giorno. Alcune arrivano per esempio dalla frazione di Pittulongu, dove, in particolare nelle isole ecologiche dei condomini, i rifiuti non vengono ritirati anche per lunghi periodi.

Le telecamere. Per quanto riguarda invece gli incivili, il Comune sta optando per il pugno di ferro. Ha inasprito le multe, ha cambiato le regole dell’ecocentro e ha piazzato 240 telecamere nelle aree più sensibili della città.

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