Olbia, Rsa ancora senza convenzione. Le famiglie: «Paghiamo 110 euro al giorno»
La “Sole di Gallura” attendere l’inserimento nel servizio sanitario regionale. Tra retta e servizi extra si arriva a spendere 4mila euro al mese
Olbia. L’unica residenza sanitaria per anziani di Olbia, che però serve mezza Gallura, non è convenzionata con il servizio sanitario regionale. La Rsa “Sole di Gallura” del gruppo Emeis (ex Orpea), eccellenza a livello internazionale, consente l’accesso ai pazienti solo in regime privato. Da mesi si parla di pratiche in corso per l’accreditamento che consenta gli ingressi in convenzione: in quel caso la Regione pagherebbe, a seconda delle condizioni economiche delle famiglie dei pazienti, parte o l’intera retta per un servizio sanitario fondamentale e altamente qualificato, con un bacino di utenza che va da Olbia fino ad Arzachena, l’unica Rsa nel territorio di competenza insieme alla “Smeralda” di Padru. Una struttura sanitaria determinante davanti a una popolazione che invecchia, a servizi pubblici spesso carenti e a un mercato delle badanti che ha grande domanda e l'offerta di persone qualificate non sufficiente.
Attesa e sacrifici. «Confermiamo che è in corso l'iter amministrativo per la convenzione e siamo in attesa del riscontro dalla Regione Sardegna» spiegano dal gruppo Emeis, titolare della struttura. Ma i tempi restano sconosciuti e il servizio si paga a caro prezzo. Ne parla Alice Fois, psicomotricista di Arzachena, figlia di un paziente della struttura, che in premessa loda l’alta professionalità e l’eccellenza del servizio della “Sole di Gallura”, ma poi si rivolge alle istituzioni per segnalare i costi difficili da sostenere per molte famiglie che hanno in carico anziani con gravi patologie e non possono curarli in casa. «So che la struttura ha tutto quello che serve per la convenzione, ma mancano i fondi da stanziare – sottolinea Alice Fois –. Noi ci accolliamo la retta totale, paghiamo 110 euro al giorno, tra i 3300 e 3400 euro al mese, senza servizi extra, tipo la lavanderia o altro, per cui provvediamo noi, con quei servizi si può arrivare a 4mila euro, un esborso importante. Spesso parliamo di pazienti che hanno pensione e indennità di accompagnamento, ma si arriva al massimo a un terzo della cifra totale».
Un problema per decine di famiglie che non possono permettersi di portare i propri familiari nella Rsa, perché i costi sono troppo alti e non arriva il sostegno della Regione. «La Rsa all’inizio ci disse che erano in attesa di risposte, che avevano un piano vuoto per i posti letto da attivare con convenzione, mi sono rivolta ai Servizi sociali di Arzachena, ma c’è una lista di attesa infinita di familiari che non possono sostenere le spese, e l’aiuto del Comune arriva solo per strutture convenzionate – spiega Alice –. Negli ultimi mesi stanno aumentando i pazienti, la struttura si sta riempiendo, ad aprile, quando è arrivato mio padre, erano 50 i posti letto occupati, ma a quanto so il numero è notevolmente cresciuto. Io e mia madre ci dividiamo l’importo e io metto nel cassetto i miei sogni, perché è come se pagassi un mutuo. Il sacrificio è enorme, anche se lo facciamo con piacere».
La struttura. Non ci sono, quindi, al momento novità circa la procedura di accreditamento, che sarebbe ferma negli uffici dell’assessorato regionale alla Sanità. La Rsa “Sole di Gallura” dispone di 120 posti letto, con una superficie interna complessiva di 7.361 metri quadrati che si sviluppa su quattro piani, oltre a tre piani interrati destinati a parcheggi e può contare su un’ampia superficie esterna di 3.800 metri quadrati con giardino privato. È in grado di dare assistenza a ospiti con problematiche complesse quali portatori di tracheotomia in ventilazione meccanica, in stato vegetativo, con malattie neurodegenerative, con polipatologie croniche, in nutrizione artificiale e condizioni cliniche di labile stabilità. È previsto un nucleo dedicato a ospiti con demenza e disturbi comportamentali (Alzheimer). Le stanze – singole e doppie – sono ampie, dotate di bagno e terrazze, impianto microclimatico autonomo, sistema di chiamata acustico, telefono e sistema di aspirazione ed erogazione ossigeno.