Olbia, elicotteri addio: a Porto Cervo si arriverà col drone
L’aeroporto diventerà l’hub dei vertiporti. I taxi volanti collegheranno lo scalo con le ville e gli yacht della Costa Smeralda
Olbia. La città sarà il futuro hub per i vertiporti localizzati nelle coste della Gallura, da San Teodoro a Porto Cervo. Un aeroporto specializzato per i nuovi velivoli a volo verticale, moderni droni elettrici per il trasporto di passeggeri, che sostituiranno gli elicotteri. Il velivolo leggero di nuova generazione, ad alimentazione elettrica e ad atterraggio e decollo verticale, potrà essere utilizzato per il trasporto di beni e persone. Il prototipo di nuova generazione è perfetto per il mercato turistico della Costa Smeralda, ma anche quello di Alghero.
L’hub. «Stiamo lavorando su un drone con passeggeri a bordo, che è in fase di sperimentazione, per gli spostamenti brevi. Abbiamo fatto fare uno studio con gli aeroporti di Milano-Linate, Torino, Napoli, Trieste e Alghero, che fanno parte del gruppo F2i, dal Politecnico di Milano e siamo pronti a poter pensare a un hub per i vari vertiporti, quella unità che sta a terra e che serve per gestire la logistica dei droni di un futuro prossimo – spiega Silvio Pippobello, ad di Geasar e Sogeaal, società di gestione degli scali di Olbia e Alghero –. Dallo studio risulta come il territorio dell’aeroporto di Olbia sia uno di quelli nei quali si diffonderà questa nuova modalità di movimento di passeggeri, stiamo facendo i primi passi per un hub adeguato per i droni elettrici, con spazi adattati per i veicoli di trasporto di nuova generazione. Saremo uno scalo collegato con i vertiporti e vari punti di atterraggio, che saranno disciplinati, tenendo presente che i droni di trasporto potranno atterrare anche sui natanti. Questa è l’innovazione più importante che verrà portata nel mondo del trasporto aereo nei prossimi anni». Il fondo infrastrutturale F2i sta offrendo il supporto necessario per l’introduzione del nuovo tipo di mobilità, affrontando le tematiche relative alle autorizzazioni e regolamentazione del servizio, modalità di condotta del volo, valutazione della domanda su specifiche direttrici di traffico. Al Dipartimento aerospaziale, invece, il compito di coordinare la ricerca e la realizzazione del prototipo. Si punta su un velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale, di quattro posti, capace di volare a una velocità massima di 100 chilometri orari e a un’altezza massima di 500 metri.
Da Olbia a Porto Cervo. Proprio Porto Cervo e la Costa Smeralda rappresentano un mercato potenziale decisivo per questi nuovi velivoli, che collegherebbero i jet privati, che atterrano all’aviazione generale di Olbia, con ville e yacht dotati di vertiporti. I costi, per ora, non sono noti e le tempistiche dipenderanno dagli investimenti e dalla presenza di grandi eventi, ma la geografia della prossima mobilità aerea è già stata messa nera su bianco nel nuovo «Piano nazionale degli aeroporti» redatto dall’Enac e che traccia il futuro dei cieli italiani fino al 2035. Si parla di un tipo di trasporto che punta sull’utilizzo di taxi volanti e droni per spostare persone (e merci) in modo veloce e pulito. Verranno sfruttati due eventi mondiali, il Giubileo del 2025 a Roma e i Giochi olimpici invernali Milano-Cortina del 2026, per inaugurare questi nuovi spostamenti.
Il regolamento. Recentemente l’Enac ha pubblicato il primo regolamento a livello nazionale che disciplina le operazioni di volo con i Vca (Vertical takeoff and landing Capable Aircraft) e introduce i requisiti per la costruzione e l’esercizio dei vertiporti. Un nuovo passo per dare concretezza alla mobilità aerea innovativa, in cui Olbia vanta una posizione privilegiata tra gli scali nazionali. Primo scalo europeo per la sperimentazione di droni per il trasporto nell’isola e la sicurezza dello scalo, è in lizza per diventare uno degli hub italiani scelti da Amazon per sperimentare i suoi nuovi droni porta pacchi. Il regolamento Vca di Enac è una delle prime regolamentazioni a livello mondiale e la prima regolamentazione nazionale a livello europeo che integra il quadro comunitario sulla nuova mobilità innovativa.
Droni porta pacchi. Il nuovo sistema Prime Air sbarcherà in Italia alla fine del 2024, o nei primi mesi del 2025, dopo aver presentato a Seattle, durante l’evento “Delivering the future”, il drone Mk 30, veicolo aereo a decollo verticale. Entro fine anno, al massimo nel 2025, ha comunicato Amazon, in alcune zone d’Italia sarà possibile scegliere la consegna entro un’ora per via aerea per migliaia di prodotti venduti dal più grande sito di e-commerce del mondo. L’aeroporto di Olbia è in questo momento il primo scalo in Europa accreditato per la sperimentazione circa l’uso dei droni per la sicurezza del volo. Dopo i primi test nell’area della pista, si entrerà in una seconda fase dove i droni potranno essere utilizzati anche per il trasporto in vari punti della Sardegna, con lo scalo di Olbia che diventa quindi un hub di sperimentazione internazionale, grazie alle prove portate avanti dalla Geasar e dal personale dell'Enav attraverso le sue partecipate Technosky e D-flight, con piloti di droni e l’ausilio degli operatori della torre di controllo.