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Olbia, torna “Mboumbaye”, la festa del Labit che promuove l’integrazione

di Carolina Bastiani
Olbia, torna “Mboumbaye”, la festa del Labit che promuove l’integrazione

Il party, tra cibo etnico, musica e intrattenimento, è giunto alla terza edizione

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Olbia. La festa sta per cominciare. L’associazione olbiese no profit Labint, Laboratorio interculturale per l’integrazione, invita tutti al party “Mboumbaye”, giunto ormai alla sua terza edizione. L’appuntamento è fissato per venerdì 29 novembre, dalle 17.30 alle 20.30, nel salone parrocchiale della Sacra Famiglia con musica, eventi e cibo.

Finalità «Ma non sarà solo divertimento – spiega Tonino Cau, fondatore del Labint – Rifacendoci proprio al significato di “Mboumbaye”, abbiamo creato una cornice di festa per raggiungere degli obiettivi, come l’integrazione e la condivisione». Fiore all’occhiello del Labint è la scuola di italiano per stranieri, ma il fine dell’associazione, appunto, non è solo l’insegnamento, ma soprattutto l’integrazione delle persone che vengono da fuori, a cui, come ricorda Cau, contribuiscono anche i concittadini.

A tal proposito, verranno presto lanciate due iniziative, che nel passato del Labint, giovane associazione di 29 anni, hanno riscosso un grande successo: «Faremo dei corsi di cucito e computer – spiega Cau – che per l’80% saranno aperti agli stranieri e per il 20% ai cittadini italiani».

Ma tornando alla festa. «C’è una bella novità quest’anno – continua – per la prima volta tra i partecipanti ci sarà una rappresentanza della comunità marocchina, che a Olbia è una delle più numerose. E speriamo che ci saranno con loro delle collaborazioni anche in futuro». L’auspicio è far progredire l’unione e l’unità delle persone che vengono da fuori. Ma non è finita qui. Sempre per la prima volta, infatti, verrà anche presentata una delegazione degli studenti stranieri della scuola di italiano. «Gli alunni, che quest’anno sono circa 200, provengono da tutti e 5 i continenti e rappresentano oltre 25 nazionalità. Durante la serata avranno modo di raccontare da dove vengono, cosa fanno e daranno uno spaccato dello stato dell’integrazione, con dati statistici aggiornati».

Insieme agli studenti ci saranno anche i loro insegnanti: «Quest’anno sono 20 – spiega – ce ne sono due per aula. Il dato positivo è che abbiamo dovuto aumentare le classi da 8 a 9». Per questo, Tonino Cau rinnova l’appello: «Siamo sempre alla ricerca di insegnanti volontari. Chi ha voglia di partecipare può contattarmi al numero 3388277767. Colgo l’occasione anche per ringraziare il Comune di Olbia per il sostegno economico».

Il programma La festa di domani inizierà alle 17.30. L’associazione culturale Contrapunctum si occuperà della musica: diretta da Laura Cocco, proporrà un ensemble strumentale. Nel corso della serata, però, oltre alla presentazione delle attività della scuola di italiano, sono previsti anche altri eventi: il laboratorio ludico-linguistico per i bambini e la proiezione del cortometraggio “Home”, di Warsaw Shire, interpretato da Giuseppe Cederna. Immancabile, poi, l’appuntamento con il cibo: per i partecipanti è previsto un buffet con piatti tipici di Marocco, Pakistan e Senegal. Questa voglia di stare insieme, poi, raddoppierà il prossimo anno, quando il Labint festeggerà 30 anni: «Celebreremo l’anniversario con tante iniziative e novità – conclude Cau – ci stiamo già preparando».

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