Olbia, la Regione dice sì al Pai: in città meno zone a rischio idrogeologico
La giunta Todde approva la proposta presentata dal Comune
Olbia. L’ultimo passo è stato compiuto: la Regione dà il via libera alla proposta di variante al Piano di assetto idrogeologico presentata dal Comune di Olbia. La svolta, per la città, è di quelle importanti. Innanzitutto perché, in questo modo, la rivisitazione del Pai potrà funzionare da solida base per il progetto di messa in sicurezza di Olbia previsto dal Piano Technital. L’iter di quest’ultimo, insomma, potrà proseguire senza intoppi.
Allo stesso tempo, l’approvazione della variante libererà da alcuni vincoli di tipo edilizio una importante fetta di città. Infatti il nuovo Pai, voluto dalla giunta Nizzi e approvato a luglio in consiglio comunale con 19 voti a favore e 6 astensioni, rispetto a quello del 2015 diminuisce i chilometri quadrati delle zone Hi4 (da 7,5 a 2,4). Aree che passano da una fascia di alta pericolosità – e sulle quali esiste il vincolo di inedificabilità assoluta – alla nuova classificazione Hi*, considerata a rischio ma non pericolosa. Tutto questo sulla base di nuovi calcoli emersi dallo studio Technital.
La variante al Pai olbiese è stata approvata dalla giunta regionale su proposta della governatrice Alessandra Todde. «Il Comune – sottolineano dalla Regione – ha la facoltà di presentare varianti per aggiornare e migliorare le misure di protezione e gestione delle risorse idriche e del territorio, tenendo conto delle specifiche esigenze locali. La proposta include sia la parte idraulica, che si occupa della gestione delle acque e delle infrastrutture idriche, sia la parte relativa alle frane, che mira a prevenire e mitigare i rischi legati a fenomeni di instabilità del terreno. Inoltre, l'aggiornamento del reticolo idrografico regionale, previsto dall’articolo 30ter, comma 6, è fondamentale per garantire una corretta pianificazione e gestione delle risorse idriche».