La Nuova Sardegna

Olbia

Solidarietà

Clochard a Olbia, in campo l’unità di strada della Croce Rossa

di Stefania Puorro
Clochard a Olbia, in campo l’unità di strada della Croce Rossa

Il nuovo servizio è partito un mese fa. Tante le attività dell’associazione: oltre agli interventi di soccorso, anche uno sportello sociale che segue 300 famiglie

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Olbia La squadra di volontari è pronta ad affrontare la notte. Prepara un tè bollente, si assicura che ci siano coperte sufficienti, mette da parte qualche pasto caldo. Sì, c’è proprio tutto. Si può partire. L’unità di strada del comitato di Olbia della Croce Rossa sale sul mezzo sociale e comincia il suo giro per le vie e gli angoli più nascosti della città. Va alla ricerca dei clochard e sa che, riparati da scatoloni di cartone o sotto i ponti, ce ne sono tanti. In un solo mese, ne ha già trovati venti: 19 sono uomini, di ogni età. L’unica donna ha raccontato che ce ne sono altre due.

I volontari, in alcuni casi, sanno dove fermarsi. Sanno già dove alcuni senza tetto decidono di andare a dormire. E li raggiungono. Si assicurano che stiano bene, offrono loro un tè, se hanno fame porgono loro un pasto completo. Alcuni hanno solo voglia di chiacchierare, hanno bisogno di compagnia. E così, l’unità di strada, si trattiene, assicurando che si rivedranno presto. Poi di nuovo a bordo, per raggiungere il prossimo ospite della strada.

Nuovo servizio Il Comitato di Olbia della Croce Rossa, dallo scorso 19 novembre, ha attivato anche questo nuovo servizio: l’unità di strada. «Un’esigenza partita dalla popolazione - raccontano i volontari Fabrizio Bandinu, Patricia Pirisi ed Emanuela Carta -. Il nostro sportello sociale aveva infatti raccolto questa richiesta. Perché sono tante le persone senza fissa dimora che cercano un posto sicuro, ma pur sempre sulla strada, dove passare la notte. Alcuni scelgono di vivere così, ma hanno comunque bisogno di aiuto, di sostegno e di calore. Altri invece sono stati costretti a vivere così, perché non hanno più famiglia, non hanno casa, non hanno lavoro e non hanno nemmeno i soldi per andare al dormitorio. Sappiamo, comunque, che per le strade di Olbia sono ben più di venti coloro che passano le notti sotto un portico o davanti al portone di una casa chiusa anche quando c’è molto freddo e quando piove». Ed è per questo che la Croce Rossa ripete continuamente il suo appello ai cittadini: “Se conosci qualcuno in stato di vulnerabilità o senza dimora, contattaci via whatsapp al 347-0184856. Ogni segnalazione è importante è può fare la differenza nella vita di qualcuno».

L’organizzazione Per il momento l’unità di strada esce una volta la settimana dalle 20 a mezzanotte (la squadra è composta da cinque-sei volontari), ma l’obiettivo è di potenziare ulteriormente il servizio «se si riuscirà a trovare un sostegno finanziario adeguato». Un’attività, questa, che va ad aggiungersi a una missione solidale ben più ampia, sempre orientata a dare risposte alle tante persone che vivono in difficoltà. Oltre agli interventi di soccorso, il comitato della Croce Rossa di Olbia si occupa di trasporti sanitari e, da quando è scoppiata la pandemia, ha attivato lo sportello sociale che funziona il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 19. «Garantiamo aiuti alimentari e abbigliamento, diamo un supporto per l’inclusione lavorativa e, sempre in contatto con i Servizi Sociali del Comune, tendiamo una mano a chi non può pagare l’affitto o le bollette. Insomma, noi ci siamo. Sempre. Ma il nostro non è solo assistenzialismo, perché l’obiettivo è sempre quello di mettere una famiglia o anche una persona sola di poter di nuovo vivere in una situazione sociale accettabile. In tanti vengono a bussare direttamente allo sportello se hanno bisogno di cibo o di vestiti, alcuni invece preferiscono rimanere nell’ombra. E li rispettiamo. Così se ci chiedono di consegnare loro qualcosa fermandoci lontano dalle loro case e senza indossare la divisa, allora anche noi diventiamo invisibili. A volte capita anche di dover risolvere una necessità immediata e non perdiamo tempo. C’è stato il caso di un ragazzo, che non aveva le scarpe per poter andare a scuola. Siamo corsi a comprargliele».

Direttivo e progetti Il comitato della Croce Rossa di Olbia, nato nel 1985, è presieduto da Mirko Contu. Del direttivo fanno poi parte: Yahaira De Luca (vice presidente), Valentina Palermo (consigliere), Giuseppe Carbone (consigliere) e Anna Grazia Camedda (consigliere giovane). Tre le sedi: il 118 è all’aeroporto Costa Smeralda, gli uffici amministrativi sono in via Perù mentre lo sportello sociale e l’unità di strada in via Tienanmen. I volontari sono in tutto 200, le famiglie a cui viene data un’assistenza continua sono oltre trecento. Tra i progetti, ce n’è uno a cui il comitato tiene in modo particolare: aprire un ambulatorio solidale. «Abbiamo anche già i medici disponibili a scendere in campo - proseguono Fabrizio Bandinu, Patricia Pirisi ed Emanuela Carta -, ma ci manca la sede. A questo proposito vorremmo sensibilizzare le istituzioni, ma anche gli imprenditori e i cittadini: il loro sostegno sarebbe davvero prezioso e si potrebbe garantire un servizio di grande importanza». Tra le iniziative già in corso, invece, ci sono un laboratorio di formazione sul riciclo e le “Olimpiadi di primo soccorso” che coinvolgono le quarte superiori: un'iniziativa che mira a diffondere la cultura del soccorso nelle scuole, preparando gli studenti ad affrontare situazioni di emergenza in modo tempestivo ed efficace». 

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