Olbia, nuove rotaie e piani milionari: ecco il futuro delle ferrovie
Al via la riqualificazione della vecchia stazione. A marzo i lavori del Pnrr
Olbia Le novità corrono sui binari. Nel giro di qualche tempo – tra riqualificazioni, nuove opere e un progetto da centinaia di milioni di euro – dalle parti delle due stazioni cittadine cambieranno un po’ di cose. Rfi ha messo in cantiere una lunga serie di interventi pensati per migliorare la situazione delle ferrovie in città. La prima parte dei lavori è stata avviata sabato, ma è soprattutto da oggi, lunedì, che i passeggeri dovranno fare i conti con i primi effetti (e disagi). Fino al 31 maggio, infatti, la linea che collega Olbia e Golfo Aranci sarà totalmente interrotta. Al posto dei treni, per permettere l’azione di tecnici e operai, ci saranno i pullman. In programma la riqualificazione totale della vecchia stazione di Olbia, più l’ammodernamento della linea fino a Capo Figari, per un totale di 10 milioni di euro e 40 persone al lavoro. A marzo, invece, in città prenderà il via quello che è uno dei cantieri più costosi degli ultimi tempi in Sardegna: la realizzazione del collegamento ferroviario tra il centro città e l’aeroporto Costa Smeralda. In cassa ci sono 231 milioni di euro del Pnrr. Una lunga serie di opere e interventi che dovrebbe dare finalmente un senso anche alla nuova stazione cittadina, quella di Olbia-Terranova, inaugurata più di tre anni fa e fino a oggi poco utilizzata e con pochissimi servizi al suo interno.
La vecchia stazione. Fino a qualche anno fa, vista la realizzazione di quella nuova, la vecchia stazione di via Pala sembrava essere destinata alla pensione. Poi le cose sono cambiate. Rfi ha deciso di tenerla comunque attiva e adesso sono anche arrivati i soldi per la sua sistemazione. L’edificio, risalente alla fine dell’Ottocento, attraverso i lavori che sono partiti in questi giorni sarà totalmente riqualificato, sia all’interno che all’esterno. Nella vecchia stazione saranno realizzati anche nuovi marciapiedi e nuove pensiline. Stesso discorso per le aree esterne e gli altri stabili attorno. Ma uno degli interventi più attesi – e che per la città rappresenta una vera novità – è quello relativo al sottopasso: un piccolo tunnel che collegherà la stazione del centro storico alla vicina piazza della basilica di San Simplicio. Una vera svolta, considerato che ancora oggi, per raggiungere la centralissima via D’Annunzio, è obbligatorio percorrere alcune centinaia di metri a piedi.
La linea. Nei 10 milioni investiti da Rfi sono compresi anche numerosi interventi lungo i 22 chilometri di linea tra Olbia e Golfo Aranci. Qualche esempio: otto nuovi scambi, rinnovo dei binari di stazione, manutenzione straordinaria della sede ferroviaria e ripristino e sostituzione delle reti di protezione della linea. Saranno anche avviati i lavori che porteranno alla riqualificazione e al potenziamento delle fermate intermedie di Rudalza e Cala Sabina.
Passaggi a livello. Allo stesso tempo però tramonta, almeno per ora, l’antico sogno dell’eliminazione dei passaggi a livello dal centro di Olbia. Togliere le sbarre significherebbe infatti cancellare la linea per Golfo Aranci. Rfi sta invece procedendo nella direzione opposta, con la valorizzazione del collegamento. Una linea che, tra l’altro, per motivi logistici e commerciali non può essere soppressa perché collegata a un porto (quello di Golfo Aranci, appunto).
L’aeroporto. In questo caso i lavori dovrebbero iniziare a marzo per concludersi entro il 2026: dalla nuova stazione di Olbia-Terranova partirà così una linea che arriverà fino all’aeroporto. In alcuni tratti i treni correranno su binari sopraelevati. Come per esempio nella zona dell’ostello della gioventù mai inaugurato, che sarà demolito per lasciare il posto a un parco urbano.
La nuova stazione. Il collegamento con l’aeroporto darà un senso alla grande e moderna stazione di Olbia-Terranova. Sempre qui, secondo i piani, sarà realizzato un centro intermodale con postazioni per biciclette e taxi. Poi le fermate dei bus cittadini e soprattutto il capolinea dei pullman dell’Arst. Quest’ultimo un passaggio particolarmente atteso, considerato che, tra disagi e scarsa sicurezza, il capolinea si trova ancora oggi in via Vittorio Veneto.