Capo ultrà Milan sorvegliato speciale, sui social foto dallo yacht in Sardegna: a processo
Luca Lucci a giudizio a Tempio per aver violato la misura disposta dal tribunale di Milano
Olbia Luca Lucci il capo ultrà del Milan, arrestato nel 2024 nell’ambito dell’inchiesta milanese sulle curve di San Siro, e coinvolto in diverse altre inchieste per traffico di droga, sarà processato nel tribunale di Tempio per un fatto accaduto in Gallura nell’estate del 2020.
Il tifoso milanista, che era sottoposto alla misura di sorveglianza speciale disposta dal tribunale di Milano, è accusato di aver violato la prescrizione che gli vietava di stare insieme a persone che avevano subito condanne o che erano sottoposte a misure di prevenzione o sicurezza. Da quanto emerso dalle indagini, il 24 agosto 2020, Lucci si trovava, invece, a bordo di un’imbarcazione di lusso in compagnia, oltre che della sua famiglia, anche di due pregiudicati, Fabiano Capuzzo e Romano Luciano. Insieme a loro, avrebbe anche preso in affitto un appartamento a Olbia per trascorrere le vacanze dal 4 al 28 agosto 2020.
A provare la presenza a bordo dello yacht insieme ai due pregiudicati, la pubblicazione di fotografie sul suo profilo Instagram, come ha rimarcato in aula il pubblico ministero Gianmarco Vargiu. Oggi 3 marzo, infatti, nel tribunale di Tempio si è svolta l’udienza predibattimentale davanti alla giudice Silvia Campesi. Il processo per il capo ultrà del Milan, si aprirà a novembre. Luca Lucci è difeso dall’avvocato Jacopo Cappetta. (t.s.)