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Trasporti

Continuità territoriale aerea, al vaglio il modello spagnolo

Continuità territoriale aerea, al vaglio il modello spagnolo

Illustrato all’aeroporto “Costa Smeralda” lo studio commissionato da Confapi Sardegna

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Olbia La continuità territoriale aerea tra la Sardegna e la penisola, con le sue criticità, e come potrebbe cambiare applicando il modello spagnolo. Di questo si è parlato oggi 23 maggio all’aeroporto “Costa Smeralda” nell’incontro promosso da Confapi durante il quale è stato presentato lo studio “Oneri di pubblico servizio e intermodalità”, realizzato dal professor Andrea Giuricin, docente all’Università Milano-Bicocca, analisi commissionata dall’associazione delle piccole e medie industrie della Sardegna. Ai lavori ha partecipato anche l’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca. «Lo scorso anno, l’isola ha visto transitare nei propri aeroporti circa il 4,8% del traffico nazionale mostrando che ci sono ottime possibilità di incrementare questa quota – ha spiegato Giuricin –. Una delle vie per cercare di attrarre maggiormente compagnie aeree e passeggeri è quello di pensare ad una revisione del sistema degli oneri di pubblico servizio».

Secondo il docente «un modo per risolvere questa criticità è quello di aprire il mercato pienamente alla concorrenza e di incentivare la domanda dei residenti sardi con delle scontistiche dedicate, il cosiddetto modello spagnolo, dove la scontistica da parte dello Stato è andata crescendo nel corso degli ultimi decenni fino a raggiungere per i residenti il 75% del prezzo del biglietto. Sconto che viene applicato direttamente al momento dell’acquisto del biglietto da parte del residente». Con questo sistema di scontistica, si stima un aumento del traffico dei passeggeri da e per la Sardegna di circa 2 milioni. Ulteriori miglioramenti alla continuità possono essere apportati intervenendo sulla intermodalità treno-aereo. Ma uno dei problemi che affliggono la mobilità interna dell’isola è proprio il servizio ferroviario carente: basti pensare all’elettrificazione mai realizzata, o al fatto che Nuoro è l’unica città capoluogo senza ferrovia, come hanno evidenziato i vari relatori intervenuti, a cominciare dal presidente di Confapi Sardegna, Giorgio Delpiano, che ha aperto i lavori.

La proposta del modello spagnolo ha offerto spunti di riflessione ed elementi che potrebbero essere utilizzati in futuro dalla Regione anche per l’isola. «I due modelli, il nostro e il loro, non sono in contrasto – ha detto l’assessora Manca – anche se bisogna tenere in considerazione il fatto che il sistema territoriale ed economico dove quel modello funziona bene, non è uguale al nostro». Mentre in prospettiva si mettono in cantiere ragionamenti che devono essere sviluppati a livello nazionale ed europeo, per ora si pensa a mettere in sicurezza i collegamenti con la penisola. «Ho partecipato a oltre 80 incontri sul tema della continuità territoriale, un lavoro lungo che ci ha permesso di costruire una proposta capace di tener conto delle esigenze di tutte le categorie sociali. Ciò che vogliamo fare – ha rimarcato – è avere una continuità territoriale che risponda meglio a quelle che sono le esigenze dei nostri cittadini, in primis maggiori frequenze perché l’attuale decreto ministeriale, purtroppo, è molto scarno, tariffe più basse e l’allargamento delle categorie ammissibili, ad esempio, i lavoratori per tutti e 12 mesi dell’anno, ma anche le persone che hanno rapporti stabili con la Regione. Riteniamo giusto che parenti fino al terzo grado possano continuare ad avere una relazione con un residente nell’isola».

«La nostra capacità aeroportuale è adeguata a un incremento del traffico passeggeri? Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?», è l’interrogativo sollevato da Silvio Pippobello, amministratore delegato degli aeroporti del Nord Sardegna. «Per me questa è la vera domanda, perché se tra dieci anni sarà necessario fare una seconda pista, qui non sarà possibile». Il sindaco Settimo Nizzi ha sollecitato una maggiore collaborazione tra le istituzioni regionali e nazionali a vantaggio della mobilità del cittadino sardo. Al dibattito sono intervenuti il presidente della commissione trasporti della camera dei deputati, Salvatore Deidda, Stefano Spada in rappresentanza del vice presidente della Regione Giuseppe Meloni, e il presidente della quarta commissione del consiglio regionale, Roberto Li Gioi. (t.s.) 

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