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Olbia, chiude il reparto di Psichiatria: non ci sono medici

Olbia, chiude il reparto di Psichiatria: non ci sono medici

I vertici della Asl bloccano “temporaneamente” l’attività del servizio Spdc. I pazienti verranno trasferiti in altri centri

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Olbia Pazienti con problemi di salute mentale tra incertezza e trasferimenti: dovranno tornare a casa o essere spostati in un altro centro perché il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc), nel quale sono ricoverati, blocca l’attività. Sì, il reparto del Giovanni Paolo II è ufficialmente chiuso. “Temporaneamente”, hanno scritto nel loro provvedimento il commissario straordinario della Asl Gallura Ottaviano Contu e il direttore sanitario Raffaele De Fazio e il motivo è sempre e solo uno: non ci sono medici. I due rimasti vengono dirottati al Centro di salute mentale (Csm) e opereranno insieme ai tre colleghi di quel servizio. E a turno, tutti, garantiranno la reperibilità al pronto soccorso. Cosa accadrà se ci sarà un paziente con problemi di salute mentale da ricoverare? Si dovrà trasferire nel reparto Spdc di Sassari «che ha a disposizione solo 16 posti letto che sono sempre pieni. Olbia chiude per emergenza e senza preavviso - dice Jessica Cardia, segretaria territoriale della Cgil Funzione pubblica - e tutto questo accade senza confronto sindacale. Il problema riguarda anche altre realtà: sia Nuoro che Oristano hanno un numero ridottissimo di posti letto, quasi mai liberi».

«Allo stato attuale - hanno scritto i vertici della Asl - si ribadisce l’improcrastinabile necessità di procedere alla sospensione temporanea delle attività del reparto Spdc, attualmente attivo al Giovanni Paolo II, con effetto immediato». E quindi: «Interruzione dei ricoveri; trasferimento in altro reparto analogo e, nei casi in cui è possibile, dimissione dei pazienti degenti; assegnazione dei dirigenti medici psichiatri attualmente in servizio nel reparto, al Csm di Olbia». Nello stesso tempo verranno spostati anche gli infermieri nei diversi servizi territoriali: Csm, Serd (Servizio per le dipendenze) e Npi (la Neuropsichiatria infantile ospitata al San Giovanni di Dio». Il commissario straordinario e il direttore sanitario annunciano appunto anche «l’attivazione dell’istituto della pronta disponibilità, rivolta a un medico psichiatra e a un collaboratore professionale sanitario infermieristico, per ciascun turno, diretta a garantire l'emergenza/urgenza psichiatrica ospedaliera durante gli orari di chiusura del Csm, compresi i giorni di sabato, domenica e festivi».«La situazione è veramente critica - chiude Jessica Cardia - e chiederemo al commissario straordinario immediati chiarimenti, visto che abbiamo già un incontro previsto con lui per il prossimo 6 giugno». 

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