La Nuova Sardegna

Olbia

L’esposizione

Arzachena, la storia in 22 metri quadrati: riapre il museo più piccolo d’Italia

di Carolina Bastiani
Arzachena, la storia in 22 metri quadrati: riapre il museo più piccolo d’Italia

L’inaugurazione in un nuovo spazio del centro storico

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Arzachena Concentrato in 22 metri quadri di spazio ha finalmente riaperto i battenti il museo più piccolo d’Italia, la creatura dell’associazione “La scatola del tempo” presieduta da Mario Sotgiu chiusa nel 2024 dopo dieci anni di attività per indisponibilità del vecchio stabile. È stato inaugurato venerdì 6 giugno con un altro nome alla presenza di Piersesto Demuro, rappresentante della Fondazione Giovanni Demuro che ha messo a disposizione il nuovo locale in un’altra palazzina storica del centro. Un locale, quello di via Marconi 12 angolo Corso Garibaldi, che si inserisce idealmente all’interno di un percorso storico e culturale più ampio, che comprende la necropoli di Li Muri, il Fungo di Arzachena, piazza Risorgimento, il Museo del pane fino ad arrivare alla Costa Smeralda.

Mimu, questo il nuovo nome, è un mini-museo che ha una missione specifica, e cioè raccontare la storia di Arzachena, del suo territorio e della sua comunità. È allestito in modo semplice, ma in quattro pannelli bilingue racconta ben 5mila anni di storia fino al Novecento. La narrazione parte dal neolitico, proseguendo con il periodo punico e poi fenicio, fino a quello romano. Il Mimu, però, si sofferma in modo più approfondito sul periodo medievale, quando Arzachena di fatto è nata. E infatti c’è la riproduzione di un documento che lo attesta. «Abbiamo una pergamena del 1324 recuperata dall’archeologo Marcello Cabriolu di Olbia – spiega Mario Sotgiu, curatore del museo – che ci dà conferma dell’esistenza di Arseguen nel periodo medievale».

Ci sono poi due ancore, una preistorica e una settecentesca, e altri approfondimenti e pannelli esplicativi. Ma anche oggetti di uso comune, come il bancone da lavoro di un orologiaio attivo nei primi del Novecento proprio in corso Garibaldi. O ancora, la macchina da scrivere con cui sono stati preparati gli atti notarili delle prime compravendite in Costa Smeralda. E infatti una sezione intera è dedicata al principe Aga Khan, ma soprattutto alla nascita della Costa Smeralda. «Tanti elementi che ci permettono di tuffarci nella storia – continua Sotgiu –, che abbiamo ripreso a raccontare grazie alla generosità per nulla scontata e alla disponibilità economica della Fondazione Giovanni Demuro, che in questo modo contribuisce alla crescita sociale e culturale di Arzachena».

«Il nostro scopo è proprio questo – interviene Piersesto Demuro, in rappresentanza della Fondazione –, sostenere le attività culturali, ma anche sportive e sociali nel nostro paese. Perciò abbiamo voluto ospitare il Mimu e manifestare la nostra attenzione alla Scatola del tempo». Un impegno che in qualche modo mira a restituire al paese ciò che il paese ha dato. «Dopo lo sviluppo della Costa Smeralda e la crescita di Arzachena – continua Demuro – noi ci sentiamo di poter donare qualcosa». Il museo ha già accolto i primi turisti. Oggi, sabato 7 giugno, a poche ore dall’apertura, c’erano già decine di persone in visita.

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