Vecchi indumenti abbandonati davanti alla Caritas: «Non siamo una discarica»
Olbia, la denuncia dei volontari della parrocchia della Sacra Famiglia
Olbia La piccola sede della Caritas parrocchiale continua a essere scambiata per una discarica. Alla Sacra Famiglia c’è da mettersi le mani nei capelli: quasi quotidianamente i volontari devono fare i conti con alcuni cittadini che, una volta svuotati gli armadi, abbandonano i vecchi indumenti direttamente di fronte alla Caritas. Scatoloni, scarpe, vestiti: il tutto gettato lungo le mura della parrocchia e davanti al cancello della sede. «Ancora una volta persone “caritatevoli” hanno usato l’ingresso Caritas come discarica abusiva, lasciando questo scempio – denunciano i volontari della Sacra Famiglia, parrocchia che sorge in uno dei quartieri più popolosi della città –. Non abbiamo magazzini per conservare gli indumenti fuori stagione. Quindi, essendo anche in pochi, raccogliamo ciò che serve e lo distribuiamo immediatamente. Spesso, invece, il nostro tempo dedicato al volontariato lo passiamo a buttare tutto ciò che ci portano e che neanche il centro rifiuti è disposto a continuare ad accettare. La situazione è sempre più insostenibile. Se c’è qualcuno in grado di aiutarci a risolvere questo problema, si faccia avanti».
Non è certo la prima volta che i volontari della Caritas si trovano costretti a far sentire la loro voce per denunciare pubblicamente ciò che accade davanti alla loro sede. Lo scorso autunno, per esempio, i volontari avevano ricordato ai presunti benefattori quali sono le regole alla base della carità: «Il povero non è l’escamotage per toglierti i vestiti che non indossi più. Quando vuoi donare indumenti, sia veramente un atto di carità e un’opera di misericordia. Il povero non è una pattumiera della raccolta differenziata. Non dare vestiti sporchi, stropicciati, malandati. Consegnali puliti, piegati bene e soprattutto decenti per essere utilizzati da un altro».