La Nuova Sardegna

Olbia

La denuncia

Sversamento di liquami nel golfo del Pevero

Sversamento di liquami nel golfo del Pevero

Il caso sollevato in consiglio comunale da Fabio Fresi, la replica del sindaco Ragnedda

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Arzachena Si tratterebbe di un grave sversamento di liquami quello verificatosi nei pressi del Golfo del Pevero lo scorso 23 luglio. La perdita avrebbe avuto luogo, presumibilmente, nella notte del 18 luglio, con risoluzione il 20 luglio. A segnalarlo, in forma scritta e durante l’ultimo consiglio comunale di Arzachena, è stato il consigliere di minoranza Fabio Fresi. Durante i due interventi, Fresi ha fatto presente la gravità della situazione, benché la riparazione che ha causato la perdita sia stata fatta verosimilmente un giorno e mezzo dopo.

«Alla luce della delicatezza ambientale dell’area e dell’elevata presenza di bagnanti in quel tratto di litorale – si legge nella segnalazione redatta venerdì 25 luglio dal consigliere e indirizzata al sindaco, al delegato all’Ambiente e all’assessore ai Lavori pubblici – si chiede riscontro in merito al contenimento e al ripristino della situazione, all’adozione di misure a tutela della salute pubblica e alla realizzazione di eventuali campionamenti e analisi delle acque, eventualmente da Arpas». Fresi, dunque, ha chiesto all’amministrazione di render conto soprattutto riguardo all’assenza di ordinanze di divieto di balneazione.

Una risposta che è arrivata durante la stessa assemblea pubblica, con il sindaco Roberto Ragnedda che ha ricordato che l’amministrazione non si è mai sottratta ad emettere ordinanze rispetto a questi temi, soprattutto dopo segnalazione di enti terzi come Arpas e Asl. Tuttavia, in merito a quest’ultimo specifico caso, l’amministrazione non avrebbe ricevuto nessuna indicazione. «Non abbiamo avuto comunicazioni dall’Arpas – dice il primo cittadino – che è veramente molto presente nel monitoraggio del nostro territorio. Anzi, attraverso l’assessorato comunale all’Ambiente abbiamo inoltrato noi una richiesta e ne stiamo aspettando l’esito». (c.b.)

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