La Nuova Sardegna

Golfo Aranci Momenti di grande apprensione ieri pomeriggio, 14 agosto, sul litorale di Cala Sabina, quando un bambino di sette anni è rimasto ferito tra gli scogli dopo essersi infilzato il dito con un amo da pesca. A lanciare l’allarme è stato un bagnante, che ha immediatamente attirato l’attenzione dei bagnini in servizio.

Pronti a intervenire, Ruggero Bianchi – accompagnato da Dylan, il suo pitbull da salvataggio appartenente alla Sics (Scuola italiana cani salvataggio) di Milano – si è tuffato in acqua insieme al collega Andrea Peddio, bagnino dello stabilimento di Cala Sabina equipaggiato con il Rescue Surf.

È stato proprio Dylan, addestrato per operazioni di salvataggio in mare, a portarsi tra gli scogli dietro il suo conduttore, facilitando l’avvicinamento al bambino spaventato e sotto shock. La presenza del cane bagnino ha dato sicurezza al piccolo, permettendo ai soccorritori di agire rapidamente. Il bambino, con un amo conficcato nel dito anulare e visibilmente traumatizzato, è stato condotto immediatamente alla postazione di primo soccorso, dove nel frattempo erano sopraggiunti i genitori. Sono stati allertati tempestivamente sia il 118 che la Guardia Costiera di Golfo Aranci.

All’arrivo dell’ambulanza, i medici hanno disposto il trasferimento immediato al pronto soccorso per la rimozione chirurgica dell’amo. Ancora una volta l’intervento congiunto dei bagnini e l’addestramento dei cani della Sics ha dimostrato quanto il supporto degli animali da salvataggio possa rivelarsi fondamentale non solo nelle emergenze in acqua, ma anche in contesti complessi come quelli tra scogli e fondali insidiosi.