Olbia Dal lancio in grande stile è passato poco più di un anno. Così, adesso, il nuovo polo delle manutenzioni dedicato al mondo dei jet privati ha tutte le caratteristiche di una gigantesca officina che funziona e che si prepara a volare presto a quote ancora più alte. Nei due hangar dell’ aeroporto Costa Smeralda sono 45 i tecnici attualmente impiegati, mentre lo scorso febbraio, nel primo giorno di lavoro, erano 34. L’obiettivo è quello di salire a quota 60 entro la fine del 2025 e raggiungere le 300 unità nel giro di alcuni anni. L’investimento di Atitech – il colosso delle manutenzioni aeree con sede a Napoli e che nel 2024 si era aggiudicato il bando della Geasar per il rilancio degli hangar Avio 1 e Avio 2 – continua così a prendere forma pescando direttamente dal bacino degli ex tecnici di Air Italy, ai quali è stata data assoluta precedenza. Diverse le novità a un anno dalla presentazione del progetto: nuove certificazioni, nuovi percorsi legati alla formazione e anche il reclutamento dell’olbiese Mario Peralda. L’ex direttore generale di Sogeaal, società che gestisce l’aeroporto di Alghero, a partire da settembre ricoprirà un ruolo di rilievo anche all’interno di Atitech.
Il nuovo polo. A Olbia l’investimento di Atitech dà continuità a quello che per decenni è stato il fiore all’occhiello delle manutenzioni aeree: il polo di Meridiana Maintenance, poi scomparso nel 2020 insieme alla compagnia aerea fondata dal principe Karim Aga Khan e che, nel frattempo, aveva cambiato nome in Air Italy. In base agli accordi con la Geasar, società che gestisce lo scalo olbiese, e con la Regione, Atitech ha iniziato a ingaggiare proprio i tecnici ex Meridiana rimasti senza lavoro. «Ad oggi abbiamo assunto 45 persone, tutte ex Air Italy, e contiamo di arrivare a 60 entro la fine dell’anno – sottolinea Gianni Lettieri, amministratore delegato di Atitech –. L’attività di reclutamento continua anche in collaborazione con le università e con le scuole. In particolare, stiamo per firmare un accordo con fondazione Its Academy di Cagliari per individuare giovani da formare e inserire nel mondo del lavoro aeronautico. Confermo i dati dello scorso anno, che sono quelli del nostro piano, e a regime occuperemo oltre 300 persone». Dopo mesi di preparativi, il polo di Atitech era ufficialmente diventato operativo lo scorso febbraio con un intervento su un aereo di linea. Il piano industriale, però, punta tutto sui jet privati, considerata anche la centralità nel panorama internazionale dell’ Aviazione generale del Costa Smeralda. «Per i business jet, l’attività più interessante è che abbiamo ottenuto certificazioni per i Gulfstrem 650 e 550 – prosegue Lettieri –. Siamo inoltre in attesa dei certificati per gli Hawker, per i quali abbiamo terminato i corsi, e dal primo settembre inizieremo quelli per Bombardier 650. Ancora prima, per avviare le attività su Olbia, abbiamo abilitato i dipendenti agli aggiornamenti sugli Air Bus 320 Classic, 320 Neo, Boeing 737 Classic e 737 NG. In attesa del completamento delle certificazioni sui business jet, abbiamo lavorato su due linee di Narrow Body, una per Ita, l’altra per Volotea, e abbiamo svolto attività per la compagnia polacca Lot. Inoltre, abbiamo ristrutturato uffici e hangar e rifatto la pavimentazione adatta alle attività sui business jet. In più, abbiamo eseguito alcune attività di Line Maintenance ed Aog support che potevamo svolgere con la formazione effettuata». Investimenti che saranno illustrati più nel dettaglio il 3 e il 4 ottobre in Costa Smeralda, durante una convention aperta a clienti e costruttori. «Presenteremo il nuovo progetto di business aviation – spiega Gianni Lettieri – per il quale abbiamo assunto a Olbia un esperto del calibro di Mario Peralda, che comincerà a operare a partire dal primo settembre»
Le università. Non solo manutenzioni in hangar, comunque. L’obiettivo di Atitech è anche quello di collaborare con il settore della nautica – che ha molti punti in comune con il mondo dei jet privati – e con l’ università. Il colosso di Napoli, infatti, ricoprirà un ruolo fondamentale anche nel futuro corso di ingegneria aeronautica che sarà presto attivato in città dall’ateneo di Cagliari. «Per noi è fondamentale che il progetto del corsi di laurea a Olbia, da parte dell’ Università di Cagliari in collaborazione con la Federico II di Napoli, vada avanti – sottolinea l’amministratore delegato di Atitech –. Abbiamo dato la più ampia disponibilità nel sostenere l’iniziativa e i due atenei stanno lavorando per definire le attività». Nell’estate del 2024 il colosso delle manutenzioni aveva presentato il suo progetto insieme alla Regione. Un percorso che sembra proseguire in piena sintonia. «Abbiamo riscontrato grande disponibilità da parte di tutti gli attori in campo, a partire dalle istituzioni con la presidente della Regione, gli assessori coinvolti, il gestore aeroportuale – conclude Gianni Lettieri –. E abbiamo ricevuto interesse anche dagli operatori della cantieristica navale di lusso. Insomma, c’è attenzione per un progetto adatto allo straordinario potenziale del territorio».