La Asl Gallura: «Colpa dei dottori in servizio se non ci sono i farmaci alla guardia medica»
Il caso dell’ambulatorio spostato da San Pantaleo a Olbia sette mesi fa in un locale angusto e dove mancano termometri, cotone e disinfettanti
Olbia La Asl Gallura interviene sul caso della guardia medica trasferita da sette mesi da San Pantaleo a Olbia e sistemata in un locale angusto del vecchio ospedale. Non solo respinge ogni accusa di negligenza ma punta il dito contro i medici in servizio. «La responsabilità di inoltrare le richieste di farmaci e attrezzature sanitarie è a carico dei medici titolari delle guardie mediche – afferma la direzione aziendale –. Ci risulta che al momento del trasferimento dalla sede di San Pantaleo a quella di Olbia l’armadio farmaceutico fosse dotato di tutto l’occorrente e comunque da parte degli operatori non è mai pervenuta all’ufficio preposto alcuna segnalazione. La Asl Gallura, quindi, non è mai stata portata a conoscenza di nessun tipo di carenza. Si tratta di un fatto molto grave, che ha esposto a dei rischi non solo l’Azienda, ma soprattutto i pazienti i quali, a causa di responsabilità che andremo ad approfondire anche in altre sedi, non hanno potuto usufruire del servizio».
La direzione definisce “sorprendente” quanto riportato, ricordando che «in questi mesi è pervenuta all’azienda una sola lamentela, che non ha riguardato l’organizzazione, la segnaletica o gli spazi utilizzati nella sede temporanea di Olbia, bensì un rifiuto del medico di turno a sottoporre a visita un paziente non residente a San Pantaleo. Un fatto inaccettabile, già oggetto di un richiamo agli operatori da parte della direzione del Distretto, e del quale la direzione aziendale si riserverà di informare le autorità preposte, non ultimo l’Ordine dei Medici».
Sul fronte dei lavori nella sede originaria, la Asl annuncia che «gli interventi a San Pantaleo sono stati completati. Sono stati rimessi a nuovo infissi, sale per le visite, bagni, locali di servizio e stanze di appoggio, comprese di cucina per gli operatori. A breve - conclude la direzione - pianificheremo la riapertura della struttura».
