Spiaggia Rosa, paradiso da tutelare: arriva la videosorveglianza del Parco
L’arenile di Budelli è protetto da 30 anni, la presidente Giudice: «Impossibile credere a chi sbarca e dice che non lo sapeva»
La Maddalena Un po’ come pensare di lasciare la Gioconda senza sorveglianza. Il Parco lavora a un impianto di telecamere che controllino la Spiaggia Rosa di Budelli, 24 ore su 24. E che consenta anche di identificare e punire chi si permette di violare uno dei paradisi dell’arcipelago di La Maddalena. Gli ultimi a profanare il lido rosa, qualche giorno fa, sono stati due turisti inglesi che con il loro yacht non hanno esitato a non rispettare il divieto di sbarcare a Cala di Roto, con vincolo di protezione integrale.
La presidente del Parco, Rosanna Giudice, non crede più alla scusa della mancata conoscenza delle norme. «Diciamoci la verità – afferma –. La storiella della poca informazione o dell’ignoranza non regge. La spiaggia rosa è un monumento naturalistico conosciuto in tutto il mondo, ed è protetta da 30 anni. E in ogni caso, in un mondo iperconnesso, in cui possiamo chiedere e avere informazioni in tempo reale sui nostri smartphone, è impossibile non sapere che si sta entrando in un parco nazionale in cui, ovviamente, ci sono regole e divieti da rispettare».
Le telecamere restano l’unica soluzione per preservare la spiaggia rosa. In verità sarà il secondo tentativo del Parco di puntare degli occhi bionici sul lido. Nel 2016 la scuola di Mosso, attraverso una raccolta fondi con il Wwf, aveva raccolto 10mila euro, donati poi al Parco per contribuire all’acquisto di un sistema di videosorveglianza. «Quella telecamera non rispettava completamente le richieste di legge e il Parco aveva dovuto rimuoverla – spiega la presidente –. Il nostro impegno è prevederle all’interno di un più ampio progetto articolato per il monitoraggio dell’intera isola, sia a mare che a terra. Ci stiamo lavorando». (se.lu.)
