Madre e figlia fuggite a Kiev, l’ultimo atto in tribunale a Tempio
Dopo due anni sono ritornate a casa in Gallura, la donna è accusata di sottrazione di minore
Olbia Ultimo atto in tribunale, ieri mattina a Tempio, per la rocambolesca fuga a Kiev di una giovane ucraina insieme alla figlia di 5 anni. Una storia a lieto fine dopo un’odissea lunga due anni che ha visto mobilitate le forze di polizia e le diplomazie di mezza Europa. In pratica, un vero e proprio intrigo internazionale. Mamma e figlia oggi sono tornate a casa, tra Olbia e Tempio, hanno riabbracciato il marito e padre – un imprenditore gallurese – ed è stato ricomposto il nucleo familiare finito in mille pezzi.
Ci sono però due cosucce da sistemare in tribunale. Una causa civile di separazione che proprio ieri in udienza è stata avviata verso l’estinzione per la riconciliazione tra le parti. E poi un processo penale per sottrazione di minore: l’altro ieri l’udienza è stata rinviata e gli avvocati – Salvatore Deiana che assiste il marito, Maria Francesca Lorusso che assiste la donna e Monica Cazzari nominata dal tribunale per assistere la figlia minore – stanno proponendo per la donna un affidamento in prova ai servizi sociali».
(L’articolo in versione integrale sul giornale in edicola o nell’edizione digitale del 6 novembre)
