Morte di Omar Masia, accertamenti sui cellulari degli amici
Omicidio stradale, periti al lavoro sui telefoni e sul ponte della tragedia
Tempio Non solo accertamenti sul ponte della tragedia da dove, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, è precipitata l’auto su cui viaggiavano Omar Masia, morto nell’incidente stradale, e i suoi quattro amici. La Procura di Tempio – titolare delle indagini è la pm Sara Martino – ha disposto anche accertamenti sugli smartphone dei quattro ragazzi. L’incarico al consulente tecnico Fabio Massa, esperto in materia di informatica forense, sarà conferito venerdì 7 ottobre negli uffici della Procura di Tempio. Nella stessa mattinata sarà conferito l’incarico anche all’ingegnere Giovanni Lippi che dovrà occuparsi degli accertamenti sul ponte di Baldu, e in particolare, sulle condizioni della ringhiera- guard rail che aveva ceduto all’impatto con la Bmw sulla quale viaggiavano i cinque amici, volata giù per una decina di metri. Le indagini sulla morte del 25enne di Calangianus, dunque, proseguono. E l’attenzione dei magistrati è rivolta anche al contenuto dei telefoni cellulari dei ragazzi: quattro quelli messi sotto sequestro all’indomani della tragedia, sia quello del giovane che era alla guida dell’auto, indagato omicidio stradale e lesioni personali colpose (nei confronti degli altri rimasti feriti), che quelli dei tre passeggeri che erano seduti nel sedile posteriore.
Il consulente della Procura dovrà estrapolare tutti i dati contenuti nei cellulari (messaggi, chiamate, navigazioni), verificare se ci siano state delle cancellazioni, e se ci siano applicazioni relative alla geolocalizzazione e agli spostamenti. Un accertamento importante per ricostruire la dinamica dell’incidente, avvenuto sulla strada per l’Agnata. Così come importanti saranno gli esiti dell’accertamento tecnico non ripetibile che riguarderà il guard rail del ponte, che in realtà è un vecchio parapetto composto da pochi tubi di ferro arrugginiti. Il consulente della Procura dovrà individuare le cause o le concause del cedimento della barriera, ma anche se era idonea e se necessitava di manutenzione. Se fosse, dunque, a norma. Alle operazioni saranno presenti gli avvocati Gerolamo Orecchioni e Giovanni Azzena, difensori del 25enne che era alla guida dell’auto. I legali nomineranno un proprio consulente. Nei giorni scorsi, il magistrato aveva disposto il sequestro del ponte, provvedimento che era stato eseguito dai carabinieri del nucleo radiomobile di Tempio. La famiglia della vittima è assistita dall’avvocato Nino Vargiu. (t.s.)
