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Olbia, il Comune aumenta l’imposta di soggiorno: ecco le nuove tariffe


	Turisti nel centro di Olbia
Turisti nel centro di Olbia

La delibera approvata dalla giunta: «In crescita il costo dei servizi pubblici»

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Olbia Il Comune rimodula l’imposta di soggiorno. Il ritocco verso l’alto (da 50 centesimi a 1 euro) è tutto scritto in una delibera di giunta proposta dell’assessore al Bilancio Alessandro Fiorentino. Per i cinque stelle si resta a quota 5 euro, mentre nei quattro stelle, da gennaio 2026, si passerà da 3,5 a 4,5 euro a notte. I tre stelle salgono da 3 a 3,5 euro e gli hotel a una e due stelle da 2 a 2,5. Per quanto riguarda le strutture extra alberghiere, il tariffario sarà questo: residence e case vacanze 3,5; campeggi 2,5, b&b, ostelli e affittacamere 3,5; agriturismi 3,5 e le case alloggio da 3,5 a 5 euro a seconda della categoria.

Era il 2022 quando il Comune di Olbia – il primo in Sardegna per incassi con i suoi 3,2 milioni di euro – aveva aumentato per l’ultima volta l’imposta di soggiorno. Una decisione che, come si legge nella delibera di giunta, si fonda su motivazioni ben precise. Per esempio «l’incremento del numero di abitazioni private destinate alla locazione turistica» che ha comportato «un significativo aggravio di oneri nell’ambito dei servizi pubblici gestiti dal Comune e, nel dettaglio, un correlativo incremento delle quantità di rifiuti prodotti nel territorio comunale, tenuto conto che tra gli utilizzi ammessi di parte del gettito dell’imposta di soggiorno rientra anche il finanziamento del servizio pubblico di raccolta e di smaltimento dei rifiuti». L’amministrazione, poi, tiene a sottolineare che Olbia, a differenza di altri Comuni sardi, «ha contenuto e limitato l’applicazione dell’imposta a soli sette pernottamenti per ciascun ospite, rispetto ai 30 consentiti nel massimo dalla normativa».

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