Tempio, primo sì unanime in Consiglio dopo 5 anni: il parco per i cani piace a tutti
Nascerà nel bosco di San Lorenzo. Votato da tutti anche il regolamento
Tempio Ci sono voluti quasi cinque anni perché la maggioranza e le minoranze del consiglio comunale scoprissero di avere, oltre a tanti dissapori, una passione comune: quella per i cani e, in generale, per gli animali di affezione. D’altronde, se si va a “sbirciare” nel quotidiano dei politici tempiesi si scopre che non sono pochi quelli che hanno un cane o un bel micino da accudire. Sarà forse anche per questo che nell’ultimo consiglio comunale l’intesa sul regolamento per il benessere degli animali è stata trovata all’unanimità e con rapidità. Ma non solo, dopo essersene dette non poche su risposte tardive o insoddisfacenti a interrogazioni e interpellanze, decoro urbano e variazioni di bilancio (con il consueto confronto tra l’assessore al Bilancio, Paolo Cossu, e il consigliere di “Tempio cambia”, Mario Addis), il Consiglio ha anche votato a favore dell’istituzione di un’area di sgambamento da dedicare ai cani. Una novità assoluta per la storia amministrativa di Tempio, perché un regolamento di questo tipo, già presente in diverse realtà urbane, non era mai stato proposto prima e tanto meno adottato.
Sorgerà all’interno del bosco di San Lorenzo, avrà un’estensione di quasi mille metri quadri e vedrà il coinvolgimento di Forestas, l’agenzia che ha in affidamento la cura dell’area. Il progetto è stato presentato da Francesco Quargnenti. «Il regolamento – ha detto l’assessore – è uno strumento normativo organico per il benessere e la tutela degli animali. Il settore tecnico ha predisposto la bozza, che è stata poi vagliata dalla commissione consiliare competenze che lo ha approvato a maggioranza». L’importanza del tema e del provvedimento è stata riconosciuta da Mario Addis, che ha tuttavia dichiarato che una città che vuole essere amica degli animali non può esserlo solo nei principi. «Randagismo, gestione del canile, colonie feline, questi i problemi trascurati. Una città amica degli animali non può esserlo solo nei principi». Pronta la replica di Quargnenti che ha rivendicato i meriti dell’amministrazione, come la costruzione del canile: «Stiamo partendo dall’anno zero, mai prima d’ora sono state affrontate queste tematiche. Il regolamento è, comunque, migliorabile». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco: «Si tratta – ha dichiarato Gianni Addis – di un punto di partenza importante, frutto di una cresciuta sensibilità verso gli animali e del riconoscimento del ruolo di associazioni, gattare e gattari. Il documento è migliorabile e aperto a integrazioni». Aperture gradite alle minoranze, che, preannunciando un voto favorevole, non hanno fatto mancare il loro contributo di idee, confidando in un’ulteriore revisione del documento. Per Alessandra Amic il regolamento potrebbe venire criticato là dove prevede la sterilizzazione obbligatoria di felini che girano liberamente. Per Marina Tamponi «è sicuramente un’iniziativa meritevole e condivisibile che può presentare una criticità. Perché non individuare più di un’area? – si è chiesta l’esponente di Tempio cambia – e perché non differenziare aree interne per cani di taglie diverse?» Lo si fa in molte città – Olbia, ad esempio – e tutelerebbe i cani più piccoli.
